Napolitano, 'Vicina la fine del mio mandato'
Oramai manca poco alla fine del secondo mandato straordinario. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nei saluti natalizi al Corpo diplomatico, fa un intervento a trecentosessanta gradi e torna ad evidenziare il "coraggioso sforzo" che sta compiendo il governo.
"La prossima fine di quest'anno 2014 - sostiene in apertura - e l'imminente conclusione del mio mandato presidenziale inevitabilmente ci portano a svolgere alcune considerazioni sul periodo complesso e travagliato che stanno attraversando l'Italia, l'Europa e il mondo".
Quella portata avanti dal premier Matteo Renzi - evidenzia Napolitano - è "un'opera difficile e non priva di incognite". Ma soprattutto non c'erano "alternative per chi, come noi, crede nelle potenzialità di questo Paese".
"L'opera portata avanti dal presidente Renzi e dal Governo" rappresenta "un coraggioso sforzo per eliminare alcuni nodi e correggere mali antichi che hanno frenato lo sviluppo del Paese e sbilanciato la struttura della società italiana e del suo sistema politico".
"E' innegabile che la Commissione guidata dal presidente Juncker abbia un profilo più nettamente sovranazionale e si ponga obiettivi ambiziosi per rispondere alle sfide comuni in una chiave certamente più 'politica' di quelle che l'hanno preceduta", ha aggiunto.
"La prossima fine di quest'anno 2014 - sostiene in apertura - e l'imminente conclusione del mio mandato presidenziale inevitabilmente ci portano a svolgere alcune considerazioni sul periodo complesso e travagliato che stanno attraversando l'Italia, l'Europa e il mondo".
Quella portata avanti dal premier Matteo Renzi - evidenzia Napolitano - è "un'opera difficile e non priva di incognite". Ma soprattutto non c'erano "alternative per chi, come noi, crede nelle potenzialità di questo Paese".
"L'opera portata avanti dal presidente Renzi e dal Governo" rappresenta "un coraggioso sforzo per eliminare alcuni nodi e correggere mali antichi che hanno frenato lo sviluppo del Paese e sbilanciato la struttura della società italiana e del suo sistema politico".
"E' innegabile che la Commissione guidata dal presidente Juncker abbia un profilo più nettamente sovranazionale e si ponga obiettivi ambiziosi per rispondere alle sfide comuni in una chiave certamente più 'politica' di quelle che l'hanno preceduta", ha aggiunto.
