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| (Foto LaPresse) |
di Alex Nardelli - La Juventus non si ferma e riesce ad avere ragione di un caparbio Torino solo nei minuti di recupero grazie ad una magia del regista bresciano Andrea Pirlo, che si inventa un tiro da lontano che supera Gillet e fa esplodere lo Stadium. Nel modo più bello e inaspettato possibile i bianconeri fanno proprio un derby della Mole che sembrava già incanalarsi sul pari. Il risultato finale è di 2-1 con reti di Vidal su rigore al 15' per il vantaggio della Madama, di Bruno Peres al 22' per il pari granata, e proprio di Pirlo al 93' minuto, con la squadra di Allegri ridotta in 10 uomini a fronte dell'espulsione per doppia ammonizione di Lichtsteiner al 78' minuto. Pochissima Juve ieri, che ha trovato di fronte un Torino tenace e reattivo, messo bene in cambio da mister Ventura è capace sia di ostacolare gli attacchi avversari, che di ripartire velocemente verso l'area avversaria. I bianconeri riescono a produrre giusto qualcosina in mediana con Pirlo e Pogba, salvo per il resto arrancare, con una manovra poco lucida e scarsamente fluida. Una delle più brutte partite della stagione per Tevez e compagni, che pagano indubbiamente le fatiche di coppa. Migliore in campo in assoluto Leonardo Bonucci, vero e proprio baluardo difensivo, ma in grado anche di recuperare il fondamentale pallone che gli ha consentito di far partire l'azione per il decisivo gol del 2-1. Il difensore ex Bari si sta dimostrando ogni volta più affidabile, arrivando a raggiungere i livelli di molti altri suoi colleghi più pubblicizzati di lui, che invece è stato molto sottovalutato. Ottima anche la prova di Andrea Pirlo, che pur non essendo brillantissimo a centrocampo, ha almeno il merito di provare a costruire gioco. In una di quelle partite che per lui varrebbero giusto la sufficienza stiracchiata, però, "Mozart" ha due meriti, il primo quello di calciare la punizione che un difensore avversario ferma con la mano, procurando il rigore che porta in vantaggio la Juventus. Il secondo quello di tirare fuori dal cilindro una perla che sarà ricordata negli anni a venire, un tiro da lontano al 93' che trafigge l'incolpevole Gillet e permette alla Vecchia Signora di uscire fuori dal Derby col bottino pieno. Male invece Llorente, poco servito e assente dal vivo del gioco. Lo spagnolo viene infatti sostituito nel secondo tempo dal connazionale Morata, che riesce a fare qualcosina in più del compagno. Opaca infine la prestazione e di Marchisio, che in mediana non fa sentire la propria presenza, venendo anch'esso inevitabilmente richiamato in panchina da Allegri per far spazio a Pereyra. La prossima gara la Juventus la disputerà questo venerdì alle ore 20:45 al Franchi contro la Fiorentina di Vincenzo Montella. Un ostacolo duro per i bianconeri che dovranno giocare un match nettamente migliore dell'ultimo se vogliono uscire vittoriosi da un campo che l'anno scorso ha visto la Madama capitolare per 4-2 sotto i colpi di Giuseppe Rossi, Joaquin e Ryder Matos.