Sydney, blitz nella caffetteria: tre i morti, anche sequestratore 'santone'

SYDNEY -- L'autore del sequestro di ostaggi a Sydney, conclusosi con la morte di tre persone incluso lo stesso aggressore e il ferimento di altre quattro, soffriva di problemi di "instabilità mentale". Così oggi il premier australiano, Tony Abbott in un incontro con la stampa convocato dopo la fine del blitz che ha chiuso la vicenda.

Tragico epilogo del sequestro di decine di persone in una caffetteria di Sydney. Sono due le persone rimaste uccise nel blitz per liberare gli ostaggi dal caffè Lindt, uno dei due sarebbe il sequestratore.

Quattro i feriti, tre in condizioni definite critiche.

L'aggressore è stato identificato come Man Maron Monis, un uomo di origine iraniana, rifugiato politico in Asutralia dal 1996, e già noto alla polizia per aver scritto lettere minatorie a sfondo islamista e per reati sessuali.


Chiesta bandiera Isis - L'uomo (poi ucciso durante il blitz, ndr) che teneva in ostaggio gli oltre 30 ostaggi nel caffè aveva chiesto alla polizia una bandiera dello Stato Islamico: è quanto scrive The Sydney Morning Herald.

Il sequestratore aveva anche chiesto di parlare con il premier australiano Tony Abbott. Le richieste sono state comunicate da alcuni ostaggi che hanno parlato con emittenti locali. La polizia non ha confermato l'informazione ed ha chiesto ai media di non diffondere il contenuto delle conversazioni con gli ostaggi.

Sydney in una foto d'archivio
Anche Iran condanna gesto. L'Iran e le autorità religiose islamiche condannano l'atto di terrorismo: "Non ha nulla a che fare con l'Islam, qualunque siano i motivi", tuona il Gran Mufti d'Egitto, una delle figure più importanti per il mondo sunnita. 

Intanto inizia la ridda di ipotesi sulle cause che hanno spinto Monis al folle gesto: conforta immaginarlo come un semplice squilibrato, ma potrebbe essere solo l'ultimo dei terroristi della porta accanto pronti a colpire e a fare strage di innocenti nel nome del 'califfo', Abu Bakr al Baghdadi.

Terrore jihadista a Sydney - La città australiana e' stata blindata e ha vissuto ore drammatiche da quando, uno o più uomini armati hanno fatto irruzione in una cioccolateria del centro ed hanno preso diversi ostaggi.

L'Australia e' uno dei maggiori alleati degli Stati Uniti nella lotta contro Isis in Siria e in Iraq. C'era il timore che ci potessero essere attentati del genere nel Paese: da diverse settimane infatti le autorita' avevano innalzato il livello di allerta nel timore di attacchi.

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