Corsa al Quirinale: sarà un derby tutto italiano?

di Nicola Zuccaro - In attesa di conoscere il candidato unico o la terna, quaterna o cinquina degli aspiranti alla carica di Capo dello Stato, emergono, nella prima giornata delle consultazioni avviate da Matteo Renzi, non poche perplessità sull'italianità del successore di Giorgio Napolitano. E quel ritornello composto da una figura gradita in ambito internazionale, visto anche il particolare periodo di congiuntura economica, condurrebbe a Giancarlo Padoan.

L'elezione alla Presidenza della Repubblica, dell'attuale Ministro dell'Economia, è particolarmente gradita all'Unione Europea e agli Stati Uniti d'America. Dalla Casa Bianca al Vaticano, lungo il sentiero delle intenzioni, il passo è breve per la figura degna e operosa, indicata dal cardinal Bagnasco. L'identikit tracciato dal cardinal Bagnasco conferma l'atavica ingerenza della CEI, e quindi delle gerarchie vaticane, nella vicende della politica italiana. Indicazioni e influenze che spazzerebbero via, con un solo nome, quelle contrapposizioni paragonabili ad un derby calcistico ovvero Amato-Fassino e Chiamparino per Torino, Prodi e Casini per Bologna, Anna Finocchiaro e Antonio Martino in Messina, Pietro Grasso e Sergio Mattarella in Palermo.
La conferma dei loro nomi nelle ore riservate alle consultazioni, conserverebbe sia l'italianità che, principalmente, l'unità nazionale della quale il Presidente della Repubblica è il garante per la Carta Costituzionale.

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