Obiettivo dell’evento è sostenere momenti di ascolto e dialogo, in un luogo altamente simbolico della città di Bari, facendo particolare attenzione alle dinamiche di socializzazione e valorizzazione delle differenze - siano esse interculturali, generazionali e relazionali - che vivono la piazza.
Le attività sono realizzate dalle associazioni e dalle realtà cittadine coinvolte senza alcun onere economico per l’amministrazione comunale, grazie alla collaborazione e alla valorizzazione delle reciproche risorse del pubblico e privato sociale.
Il tema scelto questo mese è “La piazza in gioco”: gli educatori del centro famiglie San Nicola organizzeranno sfide in piazza, tra adulti e bambini, di giochi tradizionali: dal tiro alla fune al salto alla corda, dal giro d’Italia con le ramette ai laboratori intergenerazionali ed interculturali. In particolare, i partecipanti saranno coinvolti nel laboratorio di costruzione del Ratatatà, il gioco musicale della tradizione indiana nell’area gioco allestita dal ludobus.
In piazza si procederà ad una dimostrazione di agility dog organizzata dalla Scuola cani salvataggio nautico, durante il quale i presenti saranno informati attraverso la distribuzione di opuscoli informativi sulle dieci regole per vivere il mare in sicurezza. Sarà allestito lo spazio di raccolta delle coperte per i senza fissa dimora, curato dall’associazione InConTra, e promosse le iniziative di sensibilizzazione contro lo spreco di cibo, a cura di “Avanzi Popolo”, con lo scopo, tra gli altri, di individuare pratiche innovative di condivisione.
Sarà presente anche un’area per l’ascolto dei bisogni, l’orientamento e la consulenza organizzata dagli avvocati di strada, psicologi, assistenti sociali, operatori sociali e volontari. Sarà possibile per i cittadini suggerire idee e strumenti per vivere al meglio la piazza e valorizzarla in un punto informazioni allestito anche per consentire di conoscere le attività e le iniziative del welfare comunale in favore dei cittadini.
Infine, continuerà il percorso de “La piazza che racconta” attraverso il progetto “Il diritto di cambiare dal basso”, con la raccolta di testimonianze utile al progetto di indagine “La piazza che vorrei”.
“La rete di Vivilapiazza - commenta l’assessora al Welfare Francesca Bottalico - resta sempre aperta a chiunque, singolo o associazione, voglia impegnarsi a ripartire dalla piazza come luogo di incontro e socializzazione. L’auspicio è che questa rete possa diventare contagiosa per le altre aree pubbliche della città che, grazie alla vitalità e alle energie delle associazioni e dei cittadini, riacquisterebbero la loro prerogativa principale di spazio aperto e di luogo di ritrovo della comunità”.
In caso di avverse condizioni meteorologiche, Vivilapiazza sarà rinviato a sabato 7 febbraio.
