Dalle Ardeatine a Basovizza Sergio Mattarella Presidente della memoria storica italiana

di Nicola Zuccaro - "Oggi la comune casa europea permette a popoli diversi di sentirsi parte di un unico destino di fratellanza e di pace. Un orizzonte di speranza nel quale non c'è posto per l'estremismo nazionalista, gli odi razziali e le pulizie etniche". Otto giorni dopo il discorso dinanzi alle Camere riunite in seduta comune per il suo giuramento, nel quale evidenziava che il fondamento della Carta Costituzionale italiana derivava dalla lotta al nazifascismo, Sergio Mattarella in occasione della Cerimonia del Giorno del Ricordo, tenutasi nel pomeriggio di martedì 10 febbraio 2015 presso la Camera dei Deputati, ha espresso palesemente un proprio pensiero da Capo dello Stato europeista, superando alla pari del suo predecessore, Giorgio Napolitano, i confini nazionali.

Un buon inizio verso la tanto auspicata riappacificazione nazionale che sarebbe auspicabile, alla vigilia del 70° Anniversario dalla fine della guerra di resistenza e di liberazione dal Nazifascismo, con una visita a Basovizza quale luogo simbolo del martiri delle Foibe, uccisi dai partigiani titini. Questo gesto concreto, tanto atteso da una gran parte degli esiliati dai territori dell'Istria e della Dalmazia, dopo la visita di 11 giorni fa alle Fosse Ardeatine, renderebbe giustizia agli "italiani dimenticati" eleggendo Sergio Mattarella, su un altro orribile luogo di terrore e di morte, a Presidente della memoria storica italiana.

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