Jobs Act, Renzi: in arrivo più assunzioni
ROMA - "Quest'anno" ci saranno "molte più assunzioni che licenziamenti: sono pronto a scommetterlo e molto dipenderà dal Jobs act che rende molto più semplice assumere". Sono le parole del premier Matteo Renzi al Tg1. "E' una grande rivoluzione perché porterà finalmente l'Italia fuori dalle secche della disoccupazione".
"Sono assolutamente certo che in Parlamento i voti sulle riforme ci saranno. Quelli del Pd che vogliono discutere avranno le assemblee dei gruppi e la direzione del partito. La proposta che io farò è che si vada esattamente nella direzione che abbiamo seguito fino a oggi": ha aggiunto Renzi al Tg1.
Poi un accenno alla situazione fiscale. "Sul fisco non dobbiamo fare pasticci, chi ci ha preceduto ha combinato dei pasticci. Dobbiamo fare un fisco semplice: da un lato stangare quelli che non pagano le tasse, ma non creare un clima di oppressione. La prima bozza andava bene a Equitalia, meno all'Italia. Serve una riforma che semplifichi il sistema italiano".
DA OGGI IN VIGORE - Sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale e da oggi entrano in vigore i primi due decreti attuativi del Jobs act. In particolare, allo scoccare del 7 marzo si potrà iniziare ad assumere con il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti. La pubblicazione dà il via libera anche al riordino della normativa sugli ammortizzatori sociali con l'applicazione del nuovo sussidio di disoccupazione (Naspi) che entrerà in funzione da maggio. La tutela si estende quest'anno anche ai collaboratori.
Il Jobs act potrà produrre fino a 150mila posti di lavoro in più nel 2015 e questo "sarebbe un bel risultato". Così il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ospite di SkyTg24. "Nel secondo trimestre del 2015 i dati si vedranno" sull'occupazione, ha proseguito il ministro, dopo che i primi due decreti attuativi (sul contratto a tutele crescenti e sulla nuova Aspi) sono stati firmati dal capo dello Stato.
"Sono assolutamente certo che in Parlamento i voti sulle riforme ci saranno. Quelli del Pd che vogliono discutere avranno le assemblee dei gruppi e la direzione del partito. La proposta che io farò è che si vada esattamente nella direzione che abbiamo seguito fino a oggi": ha aggiunto Renzi al Tg1.
Poi un accenno alla situazione fiscale. "Sul fisco non dobbiamo fare pasticci, chi ci ha preceduto ha combinato dei pasticci. Dobbiamo fare un fisco semplice: da un lato stangare quelli che non pagano le tasse, ma non creare un clima di oppressione. La prima bozza andava bene a Equitalia, meno all'Italia. Serve una riforma che semplifichi il sistema italiano".
DA OGGI IN VIGORE - Sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale e da oggi entrano in vigore i primi due decreti attuativi del Jobs act. In particolare, allo scoccare del 7 marzo si potrà iniziare ad assumere con il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti. La pubblicazione dà il via libera anche al riordino della normativa sugli ammortizzatori sociali con l'applicazione del nuovo sussidio di disoccupazione (Naspi) che entrerà in funzione da maggio. La tutela si estende quest'anno anche ai collaboratori.
Il Jobs act potrà produrre fino a 150mila posti di lavoro in più nel 2015 e questo "sarebbe un bel risultato". Così il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ospite di SkyTg24. "Nel secondo trimestre del 2015 i dati si vedranno" sull'occupazione, ha proseguito il ministro, dopo che i primi due decreti attuativi (sul contratto a tutele crescenti e sulla nuova Aspi) sono stati firmati dal capo dello Stato.
