Legge elettorale pugliese, Pisicchio: occasione perduta
BARI - «Un’occasione perduta, quella della legge elettorale pugliese, che anche questa volta non lascia spazio alle quote rosa», afferma il coordinatore regionale del movimento di centrosinistra Iniziativa Democratica, Alfonso Pisicchio. Un pasticcio regionale che coinvolge non solo la maggioranza di centrosinistra, ma anche il gruppo di minoranza avallato dal voto segreto espresso in seduta regionale lo scorso 27 febbraio.
«Ancora una volta la politica si conferma come sostantivo femminile dal carattere maschile. Ancora una volta – continua il consigliere comunale barese, - in consiglio regionale, sarà facile riscontrare un’alta percentuale di uomini a discapito di quella tanto propagandata ed auspicata presenza femminile in consiglio regionale. Urge correre ai ripari per scongiurare un disinteresse dell’”altra metà ” del cielo dalla politica regionale e non solo. Pensiamo sia opportuno, e quanto mai urgente, - sostiene Pisicchio - come primo punto all’ordine del giorno nel nuovo governo pugliese, che si insedierà subito dopo le elezioni regionali di maggio, l’approvazione della doppia preferenza nella legge elettorale a sostegno delle “quote rosa” affinché le donne pugliesi possano essere protagoniste anche della politica regionale».
«Ancora una volta la politica si conferma come sostantivo femminile dal carattere maschile. Ancora una volta – continua il consigliere comunale barese, - in consiglio regionale, sarà facile riscontrare un’alta percentuale di uomini a discapito di quella tanto propagandata ed auspicata presenza femminile in consiglio regionale. Urge correre ai ripari per scongiurare un disinteresse dell’”altra metà ” del cielo dalla politica regionale e non solo. Pensiamo sia opportuno, e quanto mai urgente, - sostiene Pisicchio - come primo punto all’ordine del giorno nel nuovo governo pugliese, che si insedierà subito dopo le elezioni regionali di maggio, l’approvazione della doppia preferenza nella legge elettorale a sostegno delle “quote rosa” affinché le donne pugliesi possano essere protagoniste anche della politica regionale».
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