A Trapani finisce in parità. Addio sogno playoff?
di Francesco D'Agostino - Ternana, Crotone e Trapani. Le tre partite crocevia della stagione, con avversari modesti, che avrebbero dovuto cambiare le sorti di questa stagione. All'andata arrivarono appena tre punti, in questo girone di ritorno soltanto due. Da inizio stagione la squadra ha dato prova di un rendimento discontinuo e di non essere per niente unita. La partita di ieri, disputata al Provinciale di Trapani, ne è stata l'ennesima prova.
Dopo una prima ripresa amorfa, in cui si è visto veramente poco da ambo le parti, si comincia a intravedere un minimo di gioco. Nel secondo tempo l'inserimento di Ebagua alza il baricentro degli ospiti che al 77' trovano il gol del vantaggio. La punta italo-nigeriana scende in area, dribbla la retroguardia siciliana, e serve capitan Caputo che a porta vuota insacca il goal numero nove di questa stagione. Dopo il vantaggio cala il ritmo dei biancorossi; cresce invece la rabbia dei padroni di casa. All'ultimo affondo della gara, complice una difesa troppo leziosa, arriva il pareggio grazie a Scozzarella che insacca in rete un pallone respinto da Guarna.
SENZA CATTIVERIA La perfetta sintesi della gara di ieri è l'atteggiamento in campo mostrato dai biancorossi durante la prima ripresa, dall'attacco alla retroguardia. I galletti, come hanno mostrato in altre uscite di queste deludente stagione, si accontentano di qualsiasi risultato e fanno veramente poco per sudare i propri colori, come direbbero i tifosi della storica curva Nord. E allora meglio rimanere a centrocampo, piuttosto che scoprirsi nella metà campo avversaria. Il ritornello cambia durante la seconda ripresa, ma lì d'avanti la palla non vuol proprio entrare in rete. Caputo ci prova in tutte le maniere e finalmente termina il proprio digiuno durato dieci gare. Lo scarso agonismo e la poca cattiveria dimostrano come i galletti ci credano poco alle proprie potenzialità, incapaci come è spesso successo nella stagione sportiva di mantere un proprio risultato a favore.
LA SPERANZA Importanti le parole del patron Paparesta, deluso e amareggiato per la prestazione dei suoi, che vuole tenere alto il morale del proprio club. "Dobbiamo crederci finché la matematica non ci condanna", sostiene nel dopo gara. Con il catenaccio e la scarsa aggressività sarà difficile raggiungere i playoff, ma bisognerà rialzare la cresta a partire dalla prossima delicatissima gara interna con il Bologna, adesso terzo ed in piena crisi di identità. Avanti Bari, non mollare!
Dopo una prima ripresa amorfa, in cui si è visto veramente poco da ambo le parti, si comincia a intravedere un minimo di gioco. Nel secondo tempo l'inserimento di Ebagua alza il baricentro degli ospiti che al 77' trovano il gol del vantaggio. La punta italo-nigeriana scende in area, dribbla la retroguardia siciliana, e serve capitan Caputo che a porta vuota insacca il goal numero nove di questa stagione. Dopo il vantaggio cala il ritmo dei biancorossi; cresce invece la rabbia dei padroni di casa. All'ultimo affondo della gara, complice una difesa troppo leziosa, arriva il pareggio grazie a Scozzarella che insacca in rete un pallone respinto da Guarna.
SENZA CATTIVERIA La perfetta sintesi della gara di ieri è l'atteggiamento in campo mostrato dai biancorossi durante la prima ripresa, dall'attacco alla retroguardia. I galletti, come hanno mostrato in altre uscite di queste deludente stagione, si accontentano di qualsiasi risultato e fanno veramente poco per sudare i propri colori, come direbbero i tifosi della storica curva Nord. E allora meglio rimanere a centrocampo, piuttosto che scoprirsi nella metà campo avversaria. Il ritornello cambia durante la seconda ripresa, ma lì d'avanti la palla non vuol proprio entrare in rete. Caputo ci prova in tutte le maniere e finalmente termina il proprio digiuno durato dieci gare. Lo scarso agonismo e la poca cattiveria dimostrano come i galletti ci credano poco alle proprie potenzialità, incapaci come è spesso successo nella stagione sportiva di mantere un proprio risultato a favore.
LA SPERANZA Importanti le parole del patron Paparesta, deluso e amareggiato per la prestazione dei suoi, che vuole tenere alto il morale del proprio club. "Dobbiamo crederci finché la matematica non ci condanna", sostiene nel dopo gara. Con il catenaccio e la scarsa aggressività sarà difficile raggiungere i playoff, ma bisognerà rialzare la cresta a partire dalla prossima delicatissima gara interna con il Bologna, adesso terzo ed in piena crisi di identità. Avanti Bari, non mollare!
