Toyota presenta Mirai, la prima berlina alimentata a idrogeno

BARI - La nuova Toyota Mirai ha visto la luce lo scorso dicembre, quando è stata presentata ufficialmente in Giappone. Ancora una manciata di settimane e la nuova vettura a idrogeno della casa di produzione nipponica sarà lanciata anche nel Vecchio Continente. La vettura a idrogeno, che di fatto segna una svolta epocale nel mondo dell’auto, è stata presentata in anteprima presso il Salone di Ginevra e New York, per cui si attende solamente la data di immissione sul mercato ufficiale. Le prime nazioni a poter commercializzare Toyota Mirai saranno la Danimarca, la Gran Bretagna e la Germania. Il volume previsto – ma ancora non prevedibile – è stato stabilito tra le 50 e le 100 unità tra il 2015 e il 2016.

L’alimentazione a idrogeno è in grado di garantire performance di alto livello con attenzione unica e particolare per il rispetto ambientale. Su questa tematica si sono scontrati – di recente – il CEO di Testa Motors e quello di Toyota. Se il primo ha continuato a perorare la causa delle auto elettriche, il secondo ha decantato le doti di Mirai. Vediamo insieme quali sono le sue caratteristiche principali. Il suo motore elettrico da 114 kW – con una potenza da 155 CV – è in grado di accelerare da 0 a 100 in 9,6 secondi per arrivare fino a quasi 10 km/h. L’autonomia fino a 500 km, molto più consistente rispetto alle auto elettriche, è garantita dall’alimentazione a due celle con idrogeno compresso a 700 bar. Nonostante la mole importante, la nuova Toyota Mirai assicura un’ottima tenuta su strada grazie al baricentro basso, che consente un’ottima tenuta su strada.

Toyota Mirai (qui tutti gli altri modelli Toyota su automobile.it)si avvale del sistema Toyota Fuel Cell System (TFCS), che combina la tecnologia delle celle a combustibile alla tecnologia Hybrid. Il nuovo pacco celle, unitamente ai nuovi serbatoi sottopressione sviluppati da Toyota, fanno sì che in sistema TFSC a bordo della Mirai sia di gran lunga più performante dei motori a combustione interna tradizionali, senza produzione di CO2 o altri agenti inquinanti.