Irene Berzero (intervista): «Dopo il calendario De Nardi ora sogno una mia linea d’abbigliamento»

di Nicola Ricchitelli – Nel 2013 la nascita del suo blog e quindi i primi passi nel mondo della moda e dei social: «E’ stata un’esperienza molto positiva che sicuramente rifarei, anche se col passare del tempo ho preferito dedicarmi maggiormente ai social...», poi arriva il calendario De Nardi, quello che fu il punto di partenza per star del calibro di Melissa Satta e Belen Rodriguez: «Avere delle bellezze del genere come metro di paragone non è esattamente il massimo per l’autostima, fortunatamente sono una ragazza molto sicura di sé e delle proprie capacità quindi non ho avuto ansie da prestazione».

Inizia così l’avventura della bellissima novarese – di origini sudamericane – Irene Berzero nel mondo della moda; poi arriva la prima linea d’abbigliamento un anno dopo “Bikini coi fiocchi”: «E' stata una delle mie più grandi soddisfazioni, un sogno che si è realizzato. Al momento del lancio ero davvero al settimo cielo. Oltretutto, non essendo né un’esperta di moda né tanto meno una stilista, è stato un po’ come lanciarsi nel vuoto senza sapere cosa ci sarebbe stato alla fine. Ho semplicemente seguito il mio gusto, e il risultato, fortunatamente, ha superato le aspettative».

D: Irene, tutto inizia nel 2013. Dopo circa due anni cosa ci puoi raccontare di questa esperienza con il tuo blog?
R:«E’ stata un’esperienza molto positiva che sicuramente rifarei, anche se col passare del tempo ho preferito dedicarmi maggiormente ai social perché, oltre ad essere più immediati, ti danno la possibilità di avere un contatto più diretto sia coi followers che con le aziende».

D: Perché tutte vogliono essere fashion blogger? 
R:«Perché ci vedono un guadagno facile: pensano che per diventare una fashion blogger di successo basti pubblicare delle foto fatte con lo smartphone aggiungendo nella descrizione il nome del brand dei capi indossati».

D: Qual è il tuo rapporto con i tuoi illustri colleghi?
R:«Non ritenendomi una fashion blogger non li chiamerei colleghi, comunque sia li seguo e li ammiro molto».

D: E il tuo rapporto con i followers?
R:«Coi miei followers cerco di instaurare un rapporto amichevole, specialmente con le ragazze che sempre più spesso mi scrivono in privato e io sono più che felice di rispondere ai loro messaggi».

D: Sul tuo blog si legge quanto segue «frequenta il liceo linguistico e conduce una vita normale fino al compimento della maggiore età…». Se un tempo la tua vita era normale, oggi com’è?
R:«Lavorando molto con la mia immagine, ad oggi gran parte del tempo lo dedico alla cura del corpo e al mantenimento della forma fisica (cosa che, essendo di buona forchetta, non sempre mi riesce), e ovviamente anche alla gestione del mio personaggio dato che sono la manager di me stessa».

D: Irene, guardando i tuoi outfit non passano inosservati il loro lato sexy. Quanto è importante per te esserlo?
R:«Fa parte della mia personalità, quindi direi essenziale».

D: Quanto da sexy si diventa volgari?
R:«Quando si vuole cercare di essere sexy a tutti i costi».

D: Cosa sono per te classe ed eleganza?
R:«Classe ed eleganza sono due doti innate che vanno al di là del semplice abbigliamento. Riguardano il modo in cui una persona si pone, con cui si relaziona con gli altri, l’atteggiamento, il portamento… Sono l’esatto opposto della volgarità».

D: Dai tuoi outfit non passano inosservati i tuoi tatuaggi. Cosa rappresenta in particolare quel tatuaggio che hai sull’anca destra? 
R:«La rosa rossa che ho tatuata sul fianco rappresenta bellezza (la rosa) e passione (il colore rosso), ed è il mio fiore preferito».

D: E’ del 2014 la tua prima linea d’abbigliamento. “Bikini coi fiocchi” come hai vissuto questa esperienza?
R:«E’ stata una delle mie più grandi soddisfazioni, un sogno che si è realizzato. Al momento del lancio ero davvero al settimo cielo. Oltretutto, non essendo né un’esperta di moda né tanto meno una stilista, è stato un po’ come lanciarsi nel vuoto senza sapere cosa ci sarebbe stato alla fine. Ho semplicemente seguito il mio gusto, e il risultato, fortunatamente, ha superato le aspettative».

D: Sempre nel 2014 ti sei tolta un’altra soddisfazione, visto che sei stata la testimonial del calendario De Nardi. Come hai vissuto questa esperienza?
R:«A differenza della collezione di bikini che faceva parte di un mondo nuovo, posare davanti alla macchina fotografica è per me la normalità, quindi il giorno dello shooting ero tranquilla e non vedevo l’ora d’incominciare a scattare. Poi, se si ha la fortuna di lavorare con persone come Enrico Ricciardi e il suo staff che, oltre ad essere dei grandi professionisti hanno anche il dono di metterti immediatamente a tuo agio, il lavoro si trasforma in divertimento, ed è così che piace a me».

D: Tra l’altro un calendario che ha avuto testimonial illustri quali Melissa Satta, Belen Rodriguez…
R:«Sì, infatti avere delle bellezze del genere come metro di paragone non è esattamente il massimo per l’autostima, fortunatamente sono una ragazza molto sicura di sé e delle proprie capacità quindi non ho avuto ansie da prestazione».

D: Inoltre sei stata playmate per Playboy. Insomma un’altra bella soddisfazione nonostante la tua giovane età…
R:« Non è esattamente corretto dire che sono stata una Playmate: si è trattato di un lavoro dove io e altre 5 ragazze avevamo il compito di farci fotografare vestite da conigliette a uno dei party ufficiali di Playboy Italia. Le foto dell’evento sono poi state pubblicate sulla famosa rivista, ma ciò non ha niente a che vedere con l’essere una vera e propria Playmate, cosa che, comunque, non mi dispiacerebbe affatto».

D: Cosa c’è da aspettarsi in previsione dell’estate 2015?
R:«Il boom sulle spiagge della mia seconda capsule collection in collaborazione con Mirtylla, già disponibile su www.mirtylla.com».

D: Per il futuro sogni la passerella o essere una stilista?
R:«Sogno di avere una mia linea d’abbigliamento».