Regionali: rischio caos in Campania per la Legge Severino

Regionale in Campania a rischio caos dopo la decisione della Consulta che ha stabilito che la competenza sull'applicazione della legge Severino sia atrribuita al giudice ordinario e non al Tar. La giustizia ordinaria potrebbe essere infatti meno 'lasca' rispetto a quella amministrativa nell'applicazione della sospensione per le condanne dei politici e dunque, ove eletto il candidato Pd Vincenzo De Luca potrebbe essere sospeso per 18 mesi. Il sindaco di Salerno si dice comunque certo che "non cambiera nulla".

M5s presenta esposto - "Abbiamo presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Salerno indirizzato anche al Consiglio dei Ministri e al ministro dell'Interno con allegato un dossier contenente tutta la situazione giudiziaria di Vincenzo De Luca. Chiediamo al presidente del Consiglio, che si trova in una situazione di evidente conflitto di interessi, essendo anche il segretario del Pd, di intervenire immediatamente per risolvere questa situazione paradossale e non tergiversare oltre". A dirlo la candidata del M5S alla presidenza della Regione Campania, Valeria Ciarambino, nel corso di una conferenza stampa davanti al tribunale di Salerno, in merito alle conseguenze della pronuncia della Corte di Cassazione sulla Severino. "Abbiamo un candidato presidente di Regione condannato in primo grado interessato dalla legge Severino - rimarca la Ciarambino - che verrà sospeso un secondo dopo la sua eventuale elezione. A doversi pronunciare sulla revoca della sospensione o sulla eventuale decadenza non è più il Tar ma la giustizia ordinaria. Ora Renzi potrà giocare sporco ed eventualmente procrastinare questa sospensione dando il tempo a De Luca di nominare la giunta e il suo sostituto''.

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