Rossella Piazzolla (intervista):«La politica? Un‘ambizione per aiutare i problemi dei cittadini»
di Nicola Ricchitelli – Proverà a portare le sue idee e la sua azione politica nel consiglio regionale della Regione Puglia. Ha le idee chiare a tal proposito l’avvocatessa barlettana Rossella Piazzolla: «Dopo due consiliature nella mia città, nelle quali ho svolto anche le funzioni di vicepresidente del Consiglio comunale, ritengo di avere maturato una rilevante esperienza politico-amministrativa, utile per affrontare questa eventuale nuova tappa del mio percorso al servizio della collettività».
Tanti i temi affrontati nel corso dell’intervista con la candidata di Forza Italia, dalla spaccatura del centrodestra qui in Puglia - «Dopo due consiliature nella mia città, nelle quali ho svolto anche le funzioni di vicepresidente del Consiglio comunale, ritengo di avere maturato una rilevante esperienza politico-amministrativa, utile per affrontare questa eventuale nuova tappa del mio percorso al servizio della collettività» - ai problemi vari che attanagliano la sesta provincia pugliese - «Sanità e Lavoro sono due temi che toccano tutti da vicino, ogni individuo e ogni famiglia. E sono proprio i due settori in cui la Puglia in questi anni ha subìto un drastico ridimensionamento in negativo» -.
D:Dunque, dottoressa Piazzolla, dopo alcuni anni in consiglio comunale arriva la candidatura al consiglio regionale. Può dirsi questa scelta la naturale evoluzione del lavoro fin qui svolto in consiglio comunale?
Competenza ed esperienza sono per me due fattori determinanti in qualunque attività, e la politica non fa eccezione. Dopo due consiliature nella mia città, nelle quali ho svolto anche le funzioni di vicepresidente del Consiglio comunale, ritengo di avere maturato una rilevante esperienza politico-amministrativa, utile per affrontare questa eventuale nuova tappa del mio percorso al servizio della collettività. Inoltre, esercito la professione di avvocato da 12 anni, il che mi dà una ulteriore preparazione tecnica in merito alle questioni che un ente come la Regione affronta.
D: Girando per il territorio della Sesta provincia pugliese, quali le maggiori criticità che andrebbero subito affrontate?
Sanità e Lavoro sono due temi che toccano tutti da vicino, ogni individuo e ogni famiglia. E sono proprio i due settori in cui la Puglia in questi anni ha subìto un drastico ridimensionamento in negativo. Strutture e servizi sanitari sono stati ridotti al minimo da una politica del centrosinistra che non ha saputo compensare i tagli con altre forme di assistenza sul territorio; sul fronte del lavoro, i dati delineano un quadro drammatico: disoccupazione doppia rispetto alla media nazionale, per non parlare di quella giovanile, che supera abbondantemente il 50%. Ambiente e Turismo sono poi altri due grossi capitoli in cui il governo regionale da una parte e le amministrazioni locali dall’altra, in questi anni non hanno saputo cogliere tutte le opportunità offerte, per un’autentica valorizzazione dell’immenso patrimonio naturale che abbiamo la fortuna di possedere.
D: Quindi quale sarà la sua azione politica in consiglio regionale in caso di elezione?
Il mio obiettivo è riuscire a portare in Consiglio regionale le istanze di un territorio duramente penalizzato come la BAT, in modo da sollecitare interventi e provvedimenti che abbiano concrete ricadute positive sulle nostre città e sulla loro economia. Il welfare non basta, non è mai risolutivo: bisogna riattivare il circolo virtuoso dell’economia che può ripartire solo attraverso gli aiuti alle imprese, che creano lavoro, quindi reddito e consumi. Industria, servizi, turismo: sono tante le potenzialità del nostro territorio soffocate dalla mancanza di rappresentanti in Consiglio regionale che, oltre a fare proclami di buoni propositi, sappiano poi portare a casa risultati concreti.
D: Una sua opinione circa l’inchiesta avviata dalla Procura di Bari sul famoso listino dei rappresentanti di lista…
Per abitudine e correttezza non commento mai specifiche vicende giudiziarie in corso. Posso solo dire che speculare sui bisogni delle persone è sempre squallido, che si tratti di promesse di soldi o di lavoro.
D: Quindi possiamo dire con certezza che i suoi rappresentanti di lista svolgeranno tale servizio gratis?
I rappresentanti di lista che saranno presenti al momento dello scrutinio nei seggi per controllare la regolarità delle operazioni saranno tutti ufficiali, come prevede la normativa, volontari e attivisti del partito.
D: Che campagna elettorale è stata la sua e che campagna elettorale è stata in linea di massima?
La mia campagna elettorale è stata un’esperienza molto formativa, che mi ha permesso di uscire dalla realtà di Barletta e conoscere tante peculiarità di altre realtà, ognuna con le sue caratteristiche. E’ stato sorprendente constatare come in ogni paese, anche il più piccolo, ci siano energie che aspettano solo l’occasione giusta per esprimersi, che finora è mancata anche per colpa di una politica, e di una classe politica, diciamo “distratta”, cioè presente solo quando si trattava di raccogliere consenso elettorale. Invece, per quanto mi riguarda, la vera campagna elettorale dovrebbe iniziare il giorno dopo l’elezione, per non perdere mai il contatto con la gente.
D: In che condizioni è il centrodestra pugliese?
Non nascondo il dispiacere per la spaccatura insanabile che si è creata, anche perché i due candidati alla Presidenza sono entrambi, Schittulli e Poli Bortone, esponenti autorevoli su ciascuno dei quali il voto dell’elettorato di centrodestra avrebbe potuto convergere con fiducia. Questa situazione ovviamente penalizza il centrodestra ma soprattutto i cittadini che potrebbero trovarsi, ma mi auguro proprio di no, il 1° giugno a fare i conti con il terzo mandato per il centrosinistra, nonostante i disastri dell’ultimo decennio.
D: Secondo lei dopo le elezioni vi sarà possibilità di porre le basi per ricompattarlo?
Nessuno ha la sfera di cristallo per poterlo dire…credo che, come ipotizza anche il presidente Silvio Berlusconi, dovremmo puntare alla costruzione di un nuovo contenitore di centrodestra, non solo in Puglia.
D: Perché andare a votare?
Andare a votare è un dovere, non solo un diritto. La vera protesta non è l’astensionismo, che anzi facilita la strada ai pochi che si recano alle urne, ma votare per esprimere il proprio desiderio legittimo di cambiamento e rinnovamento.
D: Perché votare Rossella Piazzolla?
Votare Rossella Piazzolla può essere appunto un modo per scegliere una “direzione” nuova, come dice il mio slogan, una #svolta. Perché sono una delle poche donne in corsa con reali possibilità di raggiungere l’obiettivo; sono competente, ho una professione che mi gratifica e quindi non ho bisogno della politica per vivere. Chi mi conosce sa che sono sempre disponibile ad ascoltare tutte le problematiche dei cittadini, vivo il mio impegno nel sociale con grande passione. Come avvocato posso aiutare i singoli clienti a risolvere un problema per volta, come politico la mia ambizione è aiutare tanti cittadini a risolvere problemi collettivi.
Tanti i temi affrontati nel corso dell’intervista con la candidata di Forza Italia, dalla spaccatura del centrodestra qui in Puglia - «Dopo due consiliature nella mia città, nelle quali ho svolto anche le funzioni di vicepresidente del Consiglio comunale, ritengo di avere maturato una rilevante esperienza politico-amministrativa, utile per affrontare questa eventuale nuova tappa del mio percorso al servizio della collettività» - ai problemi vari che attanagliano la sesta provincia pugliese - «Sanità e Lavoro sono due temi che toccano tutti da vicino, ogni individuo e ogni famiglia. E sono proprio i due settori in cui la Puglia in questi anni ha subìto un drastico ridimensionamento in negativo» -.
D:Dunque, dottoressa Piazzolla, dopo alcuni anni in consiglio comunale arriva la candidatura al consiglio regionale. Può dirsi questa scelta la naturale evoluzione del lavoro fin qui svolto in consiglio comunale?
Competenza ed esperienza sono per me due fattori determinanti in qualunque attività, e la politica non fa eccezione. Dopo due consiliature nella mia città, nelle quali ho svolto anche le funzioni di vicepresidente del Consiglio comunale, ritengo di avere maturato una rilevante esperienza politico-amministrativa, utile per affrontare questa eventuale nuova tappa del mio percorso al servizio della collettività. Inoltre, esercito la professione di avvocato da 12 anni, il che mi dà una ulteriore preparazione tecnica in merito alle questioni che un ente come la Regione affronta.
D: Girando per il territorio della Sesta provincia pugliese, quali le maggiori criticità che andrebbero subito affrontate?
Sanità e Lavoro sono due temi che toccano tutti da vicino, ogni individuo e ogni famiglia. E sono proprio i due settori in cui la Puglia in questi anni ha subìto un drastico ridimensionamento in negativo. Strutture e servizi sanitari sono stati ridotti al minimo da una politica del centrosinistra che non ha saputo compensare i tagli con altre forme di assistenza sul territorio; sul fronte del lavoro, i dati delineano un quadro drammatico: disoccupazione doppia rispetto alla media nazionale, per non parlare di quella giovanile, che supera abbondantemente il 50%. Ambiente e Turismo sono poi altri due grossi capitoli in cui il governo regionale da una parte e le amministrazioni locali dall’altra, in questi anni non hanno saputo cogliere tutte le opportunità offerte, per un’autentica valorizzazione dell’immenso patrimonio naturale che abbiamo la fortuna di possedere.
D: Quindi quale sarà la sua azione politica in consiglio regionale in caso di elezione?
Il mio obiettivo è riuscire a portare in Consiglio regionale le istanze di un territorio duramente penalizzato come la BAT, in modo da sollecitare interventi e provvedimenti che abbiano concrete ricadute positive sulle nostre città e sulla loro economia. Il welfare non basta, non è mai risolutivo: bisogna riattivare il circolo virtuoso dell’economia che può ripartire solo attraverso gli aiuti alle imprese, che creano lavoro, quindi reddito e consumi. Industria, servizi, turismo: sono tante le potenzialità del nostro territorio soffocate dalla mancanza di rappresentanti in Consiglio regionale che, oltre a fare proclami di buoni propositi, sappiano poi portare a casa risultati concreti.
D: Una sua opinione circa l’inchiesta avviata dalla Procura di Bari sul famoso listino dei rappresentanti di lista…
Per abitudine e correttezza non commento mai specifiche vicende giudiziarie in corso. Posso solo dire che speculare sui bisogni delle persone è sempre squallido, che si tratti di promesse di soldi o di lavoro.
D: Quindi possiamo dire con certezza che i suoi rappresentanti di lista svolgeranno tale servizio gratis?
I rappresentanti di lista che saranno presenti al momento dello scrutinio nei seggi per controllare la regolarità delle operazioni saranno tutti ufficiali, come prevede la normativa, volontari e attivisti del partito.
D: Che campagna elettorale è stata la sua e che campagna elettorale è stata in linea di massima?
La mia campagna elettorale è stata un’esperienza molto formativa, che mi ha permesso di uscire dalla realtà di Barletta e conoscere tante peculiarità di altre realtà, ognuna con le sue caratteristiche. E’ stato sorprendente constatare come in ogni paese, anche il più piccolo, ci siano energie che aspettano solo l’occasione giusta per esprimersi, che finora è mancata anche per colpa di una politica, e di una classe politica, diciamo “distratta”, cioè presente solo quando si trattava di raccogliere consenso elettorale. Invece, per quanto mi riguarda, la vera campagna elettorale dovrebbe iniziare il giorno dopo l’elezione, per non perdere mai il contatto con la gente.
D: In che condizioni è il centrodestra pugliese?
Non nascondo il dispiacere per la spaccatura insanabile che si è creata, anche perché i due candidati alla Presidenza sono entrambi, Schittulli e Poli Bortone, esponenti autorevoli su ciascuno dei quali il voto dell’elettorato di centrodestra avrebbe potuto convergere con fiducia. Questa situazione ovviamente penalizza il centrodestra ma soprattutto i cittadini che potrebbero trovarsi, ma mi auguro proprio di no, il 1° giugno a fare i conti con il terzo mandato per il centrosinistra, nonostante i disastri dell’ultimo decennio.
D: Secondo lei dopo le elezioni vi sarà possibilità di porre le basi per ricompattarlo?
Nessuno ha la sfera di cristallo per poterlo dire…credo che, come ipotizza anche il presidente Silvio Berlusconi, dovremmo puntare alla costruzione di un nuovo contenitore di centrodestra, non solo in Puglia.
D: Perché andare a votare?
Andare a votare è un dovere, non solo un diritto. La vera protesta non è l’astensionismo, che anzi facilita la strada ai pochi che si recano alle urne, ma votare per esprimere il proprio desiderio legittimo di cambiamento e rinnovamento.
D: Perché votare Rossella Piazzolla?
Votare Rossella Piazzolla può essere appunto un modo per scegliere una “direzione” nuova, come dice il mio slogan, una #svolta. Perché sono una delle poche donne in corsa con reali possibilità di raggiungere l’obiettivo; sono competente, ho una professione che mi gratifica e quindi non ho bisogno della politica per vivere. Chi mi conosce sa che sono sempre disponibile ad ascoltare tutte le problematiche dei cittadini, vivo il mio impegno nel sociale con grande passione. Come avvocato posso aiutare i singoli clienti a risolvere un problema per volta, come politico la mia ambizione è aiutare tanti cittadini a risolvere problemi collettivi.