Al via Suoni della Murgia nel Parco ad Altamura
ALTAMURA - Domenica 14 giugno (ore 20.30 - ingresso gratuito) al Centro visite L'Uomo di Altamura – Lamalunga con Glossarium di Voci e strumenti, un progetto di Quito Gato (tiorba, chitarra barocca e percussioni) e Luciana Elizondo (viola da gamba, canto), prenderà il via Suoni della Murgia nel Parco, rassegna internazionale di musica popolare con la direzione artistica di Luigi Bolognese.
Il duo argentino proporrà lo spettacolo "Il Giardino delle esperidi. L’arte della variazione in Spagna nei secoli XVI e XVII". Nella mitologia greca le Esperidi erano le ninfe che custodivano un meraviglioso giardino in un lontano angolo d’Occidente, situato presso la cordigliera dell’Atlante nel Nord Africa, sulla riva dell’Oceano che circondava il mondo. Secondo alcuni poeti e filosofi della Grecia antica, le Esperidi vivevano a Tartessos (Ταρτησσός), nel sud della penisola iberica. Atlante era un gigante, figlio del titano Giapeto. I titani furono affrontati e sconfitti da Zeus, re degli dei, che li gettò nel Tartaro. Atlante aveva preso parte al combattimento al fianco del padre, e fu per questo condannato a sostenere la volta celeste sulle sue spalle, al di là delle Colonne d’Ercole, che corrispondono allo stretto di Gibilterra. Secondo alcune antiche leggende, Atlante ebbe tre figlie chiamate Esperidi, dal nome della madre Esperide: Egle, Eriteide e Aretusa.
Le tre ninfe vivevano in un’isola meravigliosa dell’Oceano Atlantico, al limite estremo dell’Occidente del mondo, che era un paradiso terrestre dal clima mite in cui gli alberi producevano mele d’oro. Questa leggenda, che diede origine alla parola Hesperia, e in seguito Iberia, divenne ben presto il simbolo della terra di Spagna. L’ideale paradisiaco sarà rappresentato, in tutta l’arte e la cultura spagnola del Rinascimento e del primo barocco, attraverso numerose e importanti opere. Dal 2008, infatti, i due musicisti conducono diversi lavori di ricerca musicologica con l'obiettivo di recuperare e diffondere gli archivi musicali dimenticati e la loro influenza nell'evoluzione dell'identità culturale e musicale di varie regioni. Quito Gato e Luciana Elizondo - che hanno partecipato a numerosi festival e rassegne di concerti europei e latinoamericani - si esibiscono con strumenti antichi, copia degli originali, e folclorici di ogni regione del continente latinoamericano.
L'idea della rassegna è quella di riportare il piede al passo sulle pietre e sui tratturi della Murgia, recuperando quel rapporto ancestrale con la terra, i silenzi, i paesaggi e le voci della natura viva perso con la frenetica modernità. Il festival unisce natura e musica in un progetto unico nel suo genere in tutto il mezzogiorno d'Italia. Runners, trekkers, ciclisti, passeggiatori, osservatori degli spazi sono i principali fruitori di questo progetto. I concerti, a ingresso gratuito e divisi in tre sezioni - all’imbrunire, all’aurora e serali - sono tutti ad impatto zero (eseguiti in acustico o in semi-acustico) alimentati da un impianto con batterie a carica solare. Musicisti e pubblico troveranno posto sulla nuda terra, senza palchi o sedie.
Tra gli ospiti anche Karen Matheson, considerata da molti come "la migliore cantante gaelica contemporanea” (sabato 4 luglio ad Altamura) e il progetto spagnolo Milladoiro, gruppo galiziano divenuto una delle realtà più famose del folk a livello internazionale (domenica 19 luglio a Gravina). Tutti gli eventi in programma saranno raggiungibili esclusivamente a piedi e in bici, accompagnati nel percorso dal punto di raccolta al luogo dell'evento dalle guide dell’Officina di Piano del Parco di Ruvo. Gli itinerari per cicloturisti, runners ed escursionisti sono realizzati dall'Officina di Piano del Parco dell'Alta Murgia e collegati agli eventi del festival. Il progetto punta, inoltre, a fare della Murgia barese un luogo dove poter passare vacanze intelligenti e salutari, coltivandovi la passione per la natura, la cultura e lo sport in assoluta serenità (info e prenotazioni percorsi guidati 3356266061 - comunicazione@suonidellamurgia.net).
Suoni della Murgia nel Parco, che fa parte della Rete dei Festival Puglia Sounds Apulia Genius Loci e della rassegna Puglia Green Hour organizzata dal Teatro Pubblico Pugliese nell’ambito del PO Fesr Puglia 2007 –2013, è realizzato con il contributo di Gal Terre di Murgia, Cobar Spa, Reale Mutua – Gramegna e Leandro Agenti, Birbacco Wine Pub di Altamura in collaborazione con Conservatorio musicale statale “Duni” di Matera, Fondazione Santomasi, Naturalmente arteventi, i Comuni di Altamura, Gravina in Puglia, Ruvo di Puglia, Spinazzola e Poggiorsini, Teatro Mercadante di Altamura, Cars Altamura. L’evento, patrocinato dal Parco Nazionale dell’Alta Murgia, rientra tra le 59 azioni della Carta Europea per il Turismo Sostenibile ed è in linea con il principio n.3 della carta: tutelare e migliorare il retaggio naturale e culturale dell’area attraverso il turismo e proteggere l’area da uno sviluppo turistico sconsiderato.
Il duo argentino proporrà lo spettacolo "Il Giardino delle esperidi. L’arte della variazione in Spagna nei secoli XVI e XVII". Nella mitologia greca le Esperidi erano le ninfe che custodivano un meraviglioso giardino in un lontano angolo d’Occidente, situato presso la cordigliera dell’Atlante nel Nord Africa, sulla riva dell’Oceano che circondava il mondo. Secondo alcuni poeti e filosofi della Grecia antica, le Esperidi vivevano a Tartessos (Ταρτησσός), nel sud della penisola iberica. Atlante era un gigante, figlio del titano Giapeto. I titani furono affrontati e sconfitti da Zeus, re degli dei, che li gettò nel Tartaro. Atlante aveva preso parte al combattimento al fianco del padre, e fu per questo condannato a sostenere la volta celeste sulle sue spalle, al di là delle Colonne d’Ercole, che corrispondono allo stretto di Gibilterra. Secondo alcune antiche leggende, Atlante ebbe tre figlie chiamate Esperidi, dal nome della madre Esperide: Egle, Eriteide e Aretusa.
Le tre ninfe vivevano in un’isola meravigliosa dell’Oceano Atlantico, al limite estremo dell’Occidente del mondo, che era un paradiso terrestre dal clima mite in cui gli alberi producevano mele d’oro. Questa leggenda, che diede origine alla parola Hesperia, e in seguito Iberia, divenne ben presto il simbolo della terra di Spagna. L’ideale paradisiaco sarà rappresentato, in tutta l’arte e la cultura spagnola del Rinascimento e del primo barocco, attraverso numerose e importanti opere. Dal 2008, infatti, i due musicisti conducono diversi lavori di ricerca musicologica con l'obiettivo di recuperare e diffondere gli archivi musicali dimenticati e la loro influenza nell'evoluzione dell'identità culturale e musicale di varie regioni. Quito Gato e Luciana Elizondo - che hanno partecipato a numerosi festival e rassegne di concerti europei e latinoamericani - si esibiscono con strumenti antichi, copia degli originali, e folclorici di ogni regione del continente latinoamericano.
L'idea della rassegna è quella di riportare il piede al passo sulle pietre e sui tratturi della Murgia, recuperando quel rapporto ancestrale con la terra, i silenzi, i paesaggi e le voci della natura viva perso con la frenetica modernità. Il festival unisce natura e musica in un progetto unico nel suo genere in tutto il mezzogiorno d'Italia. Runners, trekkers, ciclisti, passeggiatori, osservatori degli spazi sono i principali fruitori di questo progetto. I concerti, a ingresso gratuito e divisi in tre sezioni - all’imbrunire, all’aurora e serali - sono tutti ad impatto zero (eseguiti in acustico o in semi-acustico) alimentati da un impianto con batterie a carica solare. Musicisti e pubblico troveranno posto sulla nuda terra, senza palchi o sedie.
Tra gli ospiti anche Karen Matheson, considerata da molti come "la migliore cantante gaelica contemporanea” (sabato 4 luglio ad Altamura) e il progetto spagnolo Milladoiro, gruppo galiziano divenuto una delle realtà più famose del folk a livello internazionale (domenica 19 luglio a Gravina). Tutti gli eventi in programma saranno raggiungibili esclusivamente a piedi e in bici, accompagnati nel percorso dal punto di raccolta al luogo dell'evento dalle guide dell’Officina di Piano del Parco di Ruvo. Gli itinerari per cicloturisti, runners ed escursionisti sono realizzati dall'Officina di Piano del Parco dell'Alta Murgia e collegati agli eventi del festival. Il progetto punta, inoltre, a fare della Murgia barese un luogo dove poter passare vacanze intelligenti e salutari, coltivandovi la passione per la natura, la cultura e lo sport in assoluta serenità (info e prenotazioni percorsi guidati 3356266061 - comunicazione@suonidellamurgia.net).
Suoni della Murgia nel Parco, che fa parte della Rete dei Festival Puglia Sounds Apulia Genius Loci e della rassegna Puglia Green Hour organizzata dal Teatro Pubblico Pugliese nell’ambito del PO Fesr Puglia 2007 –2013, è realizzato con il contributo di Gal Terre di Murgia, Cobar Spa, Reale Mutua – Gramegna e Leandro Agenti, Birbacco Wine Pub di Altamura in collaborazione con Conservatorio musicale statale “Duni” di Matera, Fondazione Santomasi, Naturalmente arteventi, i Comuni di Altamura, Gravina in Puglia, Ruvo di Puglia, Spinazzola e Poggiorsini, Teatro Mercadante di Altamura, Cars Altamura. L’evento, patrocinato dal Parco Nazionale dell’Alta Murgia, rientra tra le 59 azioni della Carta Europea per il Turismo Sostenibile ed è in linea con il principio n.3 della carta: tutelare e migliorare il retaggio naturale e culturale dell’area attraverso il turismo e proteggere l’area da uno sviluppo turistico sconsiderato.
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Cultura e Spettacoli
