La Francia blocca la frontiera (VIDEO)

Le forze dell'ordine hanno fatto sgomberare i migranti che stazionavano da due giorni nei pressi della frontiera con la Francia a Ventimiglia, bloccata dalla polizia francese. Le forze dell'ordine ha fatto spostare i migranti che stazionavano sulla 'linea confinaria' di circa 400 metri. La Croce Rossa ha distribuito pasti caldi ma i migranti hanno rifiutato per protesta. Sono stati gridati slogan per la libera circolazione nella Ue. La diminuzione del numero di profughi, registrata anche alla stazione di Ventimiglia, potrebbe essere dovuta al fatto che i migranti potrebbero avere trovato transiti alternativi per il passaggio in Francia.

Le autorità francesi hanno attivato la Croce Rossa per distribuire pasti caldi ma i migranti per ora hanno rifiutato l'aiuto per protesta. Qualcuno ha manifestato l'intenzione di fare un blocco stradale ma poi ha rinunciato, limitandosi a gridare slogan per la libera circolazione nella Ue. La diminuzione del numero di profughi, registrata anche alla stazione ferroviaria di Ventimiglia, potrebbe essere dovuta al fatto che i migranti potrebbero avere trovato transiti alternativi per il passaggio in Francia lungo la dorsale alpina.

Tensioni per la proposta della Commissione Ue sui ricollocamenti urgenti da Italia e Grecia di 40mila siriani e eritrei, richiedenti protezione internazionale.

Dinanzi alle resistenze di numerosi Paesi rispetto all'obbligatorietà del meccanismo, la presidenza lettone del Consiglio europeo (che fino ad oggi non ha fatto il lavoro tecnico per far avanzare il dossier) mette sul tavolo della riunione dei ministri degli Interni di martedì, un invito a presentare proposte alternative sul meccanismo, "prendendo in considerazione le preoccupazioni emerse".

Il presidente Jean Claude Juncker ammonisce: "Se la solidarietà europea ha una chance di manifestarsi con fermezza e generosità è sull'immigrazione". Non si parla di quote, sostiene. "I governi devono ripartirsi in modo equo e solidale chi chiede protezione internazionale. Persone che non possono essere lasciate alle sole cure di Italia, Grecia, Spagna e Malta. E' un problema di ciascun europeo".

Fonti rivelano l'intenzione di far circolare, in modo informale, in una sorta di primo test, idee e scenari, su cui trovare un compromesso al vertice dei leader del 25 e 26 giugno.

Si pensa a proposte "win-win", dove vincono sia gli Stati in prima linea, alle prese con l'emergenza, ma anche quelli che non vogliono perdere consenso politico nazionale, "facendosi imporre un nuovo diktat da Bruxelles".

Ma l'esecutivo dell'Unione Europea si dice pronto "a difendere il suo piano fino all'ultima parola", obbligatorietà compresa.

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