“L’importanza della crocieristica in Italia”: ad Eataly Bari un’importante tavola rotonda organizzata dalla CLIA

di Alessandro Nardelli - “L’importanza della crocieristica in Italia e l’impatto della situazione di Venezia sui porti adriatici, con un focus particolare su Bari e la Puglia”, questo il tema della tavola rotonda organizzata questa mattina presso Eataly Bari, dalla CLIA, Cruises Lines International Association.

Nell’incontro, moderato dal Prof. Federico Pirro, docente di Storia dell’Industria presso l’Università di Bari, si è discusso della significativa battuta d’arresto, avvenuta nel settore crocieristico, del Mare Adriatico, con un preoccupante calo del 10% riguardo i passeggeri movimentati.

Importante è anche la questione relativa allo stallo di Venezia; vi è una situazione di incertezza per quel che concerne la  possibilità per le navi di poter avere accesso al porto veneto. Tutto ciò sta dando il via ad un circolo vizioso che si sta ripercuotendo in maniera seria in tutti i principali porti adriatici, a partire da Bari, continuando con Ancona e Ravenna, per terminare con Dubrovnik e Kotor. Vi è uno studio commissionato da CLIA, l’associazione internazionale delle compagnie crocieristiche, secondo il quale  l’Adriatico ha registrato meno 113,5 milioni di euro di spesa diretta totale per il biennio 2014-2015, con 78,3 milioni di spesa dei crocieristi e dell’equipaggio e 35,2 milioni di spesa delle navi.

Bari rappresenta una delle più ambite destinazioni di tutto l’Adriatico, ed a testimonianza di questo vi sono i dati che rilevano oltre 500 mila passeggeri annui. Ma il settore nel nostro Paese ha subito un allarmante rallentamento dovuto anche alla situazione di incertezza di Venezia; bisogna quindi trovare rapidamente una soluzione per far si che si continui a scegliere Venezia, evitando che l’Adriatico venga tagliato fuori dalle rotte delle navi da crociera.

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