Sedicenne violentata a Roma, l’aggressore: “rapporto consensuale”

ROMA - Nessuna violenza sessuale, ma un rapporto consensuale. Si sarebbe difeso così il militare della Marina accusato di aver stuprato l'altra notte una sedicenne in un parco a due passi dalla cittadella giudiziaria di piazzale Clodio. Una tesi che non ha per nulla convinto il pm che ha chiesto al gip la convalida del fermo per violenza sessuale e per il reato di sostituzione di persona visto che l'uomo si era spacciato per poliziotto.

L'uomo, fingendosi poliziotto, con il pretesto di infliggere una sanzione alla giovane, in quanto l'aveva vista bere birra assieme a due coetanee, le aveva intimato di mostrargli i documenti e di seguirlo al commissariato per gli accertamenti. A quel punto pero', il sedicente poliziotto, dopo aver assicurato a un palo la bicicletta con cui era arrivato sul posto, l'ha condotta, a piedi, in via Teulada e, all'altezza del parcheggio di via Casale Strozzi, l'ha trascinata con forza nel parchetto sito nelle vicinanze e ha abusato di lei.

Al termine del rapporto l'uomo ha accompagnato la ragazza in via Bafile, dove poco prima l'aveva avvicinata, ma, scorgendo la presenza di un adulto, ha iniziato a correre ed e' riuscito a dileguarsi. Le indagini, immediatamente avviate dagli uomini della Squadra Mobile, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, hanno consentito di ricostruire la dinamica della vicenda e il percorso effettuato dal fermato assieme alla vittima.

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