Pulizia fa rima con cultura: la necessità della pulizia stradale e il valore degli eventi di questa estate barese

di Luigi Laguaragnella - Il dato è oggettivo e olfattivo: Bari, in molti quartieri, puzza. Sono tante le strade sporche, con i cassonetti pieni d’immondizia e rifiuti ammucchiati agli angoli delle strade. Sono molte le segnalazioni dei cittadini all’amministrazione comunale e all’Amiu; paradossalmente è un segnale positivo perché almeno si sfruttano i media adeguatamente, richiamando l’attenzione degli organi competenti. Paradossalmente è simbolico che i richiami alla pulizia stradale provengano proprio dai cittadini. Non si può e non si deve generalizzare, ma i baresi incivili e sporchi sono tanti. E’ un bene, quindi, che altri cittadini siano attenti a fare in modo che “la cosa pubblica” sia rispettata.
Il caldo d’agosto, con le strade vuote di auto, sta portando sotto i riflettori del capoluogo pugliese l’urgenza di pulire e disinfestare le strade. Tra i cittadini c’è un comune pensiero che riporta l’ultima pulizia a tappeto su tutto il territorio del centro (tutto) ad alcuni anni fa. Perlomeno ci si ricorda che in passati i divieti di sosta venivano esposti spesso durante l’estate. Oggi avviene a singhiozzo ed è necessario, invece, che il decoro e la pulizia vengano mantenuti proprio in questo periodo.
In questo caso le colpe di tanta sporcizia sparsa non è di un unico soggetto. Probabilmente il sindaco Decaro si fa fotografe mentre raccoglie buste della spazzatura per creare una sorta di rassicurazione tra i baresi, eppure ha reso noto che ha lanciato forti messaggi all’Amiu per procedere alla pulizia straordinaria e che a breve partiranno i controlli negli esercizi commerciali per verificare che rispetto le regole del conferimento dei rifiuti. Come il sindaco è comunque impegnato in prima persona nella miglior gestione di questo problema igienico che sta emergendo fortemente negli ultimi giorni a Bari, così anche l’assessore all’Ambiente Petruzzelli esorta al regolare conferimento tenendo conto delle giornate di divieto. Ieri l’assessore è stato aggredito verbalmente e minacciato nei pressi del castello Svevo perché ha redarguito un cittadino che aveva lasciato la busta dei rifiuti per terra (e soprattutto di domenica, giorno di divieto).
Con tutti i limiti e i problemi da risolvere l’amministrazione è per strada e tenta innanzitutto di sensibilizzare ed educare i concittadini ad aver cura delle loro strade. La pulizia non la può insegnare un’amministrazione (che può e deve far rispettare), ma proviene dalla sensibilità del singolo individuo.
In questa e nella prossima settimana finalmente l’Amiu dovrebbe far partire i lavori di pulizia straordinaria tanto richiesti. Per fortuna, anche se quasi a fine estate e con le previsioni che promettono pioggia, i mezzi della municipalizzata potevano essere azionati prima.
La pulizia cittadina è urgente e necessaria per la qualità della vita dei cittadini e soprattutto dei turisti. C’è un altro dato oggettivo, innegabile. Anche Bari è invasa di visitatori che restano incuriositi dalle bellezze cittadine e dalle belle strade che non possono rimanere sporche. E’ oggettivo che anche Bari, non solo la sua provincia, stia salendo di posizione per attrazione culturale e occorre evidenziare che l’amministrazione si sta impegnando molto sotto questo profilo per rendere la città accogliente e preparata.
Rispetto agli altri anni in cui si pulivano le strade, ma erano desolate e prive di programmi d’intrattenimento, almeno oggi al visitatore e al barese stesso vengono offerte alcune possibilità, tentativi di valorizzare il patrimonio nostrano e di creare un circuito economico: con tutti i limiti vanno apprezzate le iniziative di “Bari per Mare” la barca che fa vedere la città dal punto di vista del mare, gli Open Day in giro per i monumenti con il grande impegno professionale di alcune associazioni; “Pugliesità” il mercatino dell’artigianato che ha liberato piazza San Pietro dalle automobili; “Baresità”, gli spettacoli in giro per le piazze di celebri attori baresi. Sono alcune delle occasioni che i baresi hanno per “vivere la propria città”.
E’ una città in sperimentazione, ma un dato certo è che bisogna insistere nell’incentivare queste iniziative culturali. Non possono rimanere esclusivamente eventi, ma per i baresi devono essere occasione di crescita, di formazione, di educazione e ricchezza.

E’ il caso di dire in questa estate più che mai che pulizia fa rima con cultura.

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