Puglia: si Consiglio ai quesiti referendari contro le trivelle

BARI - La Commissione consiliare alle riforme istituzionali presieduta da Saverio Congedo, all’unanimità ha espresso parere favorevole in merito alle due deliberazioni elaborate dalla Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni, con cui si chiede di attivare la richiesta di referendum abrogativi relativi ad alcune parti del decreto legge n. 133/ 2014 (Sblocca Italia), e di norme ad esso correlate e l’art. 35 del decreto Sviluppo.

In particolare contro l’articolo 38 dello “Sbocca Italia” che facilita la ricerca del petrolio e di altri idrocarburi dandogli carattere di interesse strategico e di pubblica utilità e contro l’articolo 35 del decreto “Sviluppo” che toglie competenze in materia ambientale alle Regioni. L’esame definitivo di entrambi le deliberazioni arriverà nel corso della seduta consiliare convocata per oggi con inizio alle ore 12,00.

Damascelli: “Renzi per business scellerato, FI contraria dall’inizio. Necessari accordi con paesi costieri dell’Adriatico” - “Forza Italia Puglia è dall’inizio che si batte contro la scellerata decisione del governo Renzi di deturpare il nostro territorio in nome del business sfrenato e supino alle multinazionali. La nostra posizione di coerenza ci porta a lottare, oggi come ieri, avverso le trivelle e ci appelliamo anche ai parlamentari europei affinché organizzino un’azione sinergica con tutti i Paesi che si affacciano sull’Adriatico per non vanificare gli sforzi compiuti dai singoli Stati”. Così il consigliere regionale Domenico Damascelli, che oggi in Aula ha illustrato la posizione del Gruppo di Forza Italia sulle trivelle.

“E’ offensivo quanto inconcepibile – ha proseguito - leggere, nel testo dello ‘Sblocca Italia’, che le prospezioni idrogeologiche siano delle priorità di valore strategico, tanto prevedere procedure semplificate per il rilascio delle autorizzazioni. Per la Puglia si tratterebbe di un colpo ad un settore trainante della nostra economia come il turismo. Così come i danni ingentissimi che si causerebbero alla pesca: è scientificamente provato, infatti, che la tecnica ‘air gun’ provochi dei danni irreversibili a tutto l’ecosistema marino. Per queste ragioni, ormai largamente condivise, siamo rimasti basiti durante il discorso del sottosegretario De Vincenti all’inaugurazione della Fiera del Levante: non una parola dall’esponente del governo Renzi sullo sviluppo del Mezzogiorno e sulla nostra agricoltura, abbiamo ascoltato soltanto una lunga lista di svantaggi e penalizzazioni che la Puglia dovrebbe subire e patire, dalle trivelle alla tap”.

“Persino la Chiesa ha preso una posizione decisa a riguardo – ha concluso Damascelli - ed ora dobbiamo puntare non solo a convincere il Governo a un dietrofront, ma a coinvolgere tutti i Paesi costieri dell’Adriatico con accordi bilaterali per preservare realmente il nostro mare e la nostra economia”./comunicato

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