Riforma Senato, c’è accordo nella maggioranza
E' stata raggiunta un'intesa nella notte dalla maggioranza che ha depositato ora tre emendamenti al ddl Boschi firmati da Anna Finocchiaro. Oltre alla questione dell'elettività dei senatori si affronta anche il tema delle funzioni del Senato e dei giudici costituzionali.
La Lega ha presentato 82 milioni di emendamenti sulla riforma del Senato.
"Abbiamo agito seguendo le richieste del presidente Pietro Grasso - afferma il sottosegretario alle Riforme, Luciano Pizzetti - che ha sempre auspicato un'intesa per procedere al meglio. L'intesa nel Pd e in tutta la maggioranza c'e'. Ora ci sono tutte le premesse per procedere".
"I senatori - si legge nel testo dell'emendamento all'articolo 2 del ddl - saranno decisi in conformità alle scelte espresse dagli elettori per i candidati consiglieri in occasione del rinnovo dei medesimi organi, secondo le modalità stabilite dalla legge". L'emendamento, in cui non si fa riferimento ad alcun "listino", dispone che i futuri senatori saranno eletti dai consigli regionali che dovranno tenere conto delle "scelte" fatte dagli elettori al momento del voto.
"Abbiamo agito seguendo le richieste del presidente Pietro Grasso - afferma il sottosegretario alle Riforme, Luciano Pizzetti - che ha sempre auspicato un'intesa per procedere al meglio. L'intesa nel Pd e in tutta la maggioranza c'e'. Ora ci sono tutte le premesse per procedere".
"I senatori - si legge nel testo dell'emendamento all'articolo 2 del ddl - saranno decisi in conformità alle scelte espresse dagli elettori per i candidati consiglieri in occasione del rinnovo dei medesimi organi, secondo le modalità stabilite dalla legge". L'emendamento, in cui non si fa riferimento ad alcun "listino", dispone che i futuri senatori saranno eletti dai consigli regionali che dovranno tenere conto delle "scelte" fatte dagli elettori al momento del voto.
