Com'è nata la collaborazione con Viola in 'Senza Limite?
‘’ La collaborazione con Viola è nata circa un anno fa per una fortunata serie di coincidenze. Lei registra le sue voci all'UltraSuoni Studio di Danilo Bajocchi a Milano e proprio Danilo è anche il produttore artistico del progetto Iravox’’.
Poi è nata l’idea di cantare insieme...
‘’Sì, l’idea di un duetto Viola Valentino-Iravox si è insinuata pian piano nella mente di tutti. Danilo, dall'alto della sua grande esperienza, aveva capito subito che le nostre due voci, avendo entrambe una timbrica scura e calda, si sarebbero amalgamate in maniera eccezionale. Nel frattempo a Piombino, Giovanni Germanelli, il promoter che io e Viola abbiamo in comune, aveva capito che il target di riferimento di Iravox e quello di Viola erano simili. Il tutto accadeva mentre io e Viola ci stavamo scoprendo vicendevolmente, ascoltando i rispettivi lavori artistici in essere. La scintilla nata un po' per caso dunque ha fatto una fiammata nella mente di tutti il giorno che ci siamo incontrati in studio io, Viola, Germanelli e Bajocchi, avendo già maturato, ognuno in cuor suo, il desiderio di lavorare insieme’’.
Chi ha scelto il titolo del brano?
‘’La scelta del brano l'abbiamo lasciata a Viola, affinché si sentisse libera di puntare il dito sulla canzone che maggiormente fosse stata nelle sue corde e che maggiormante avesse rispecchiato il suo pensiero. Senza Limite la rappresenta molto, come dice lei stessa, perché Viola ha combattuto sempre contro l'omofobia e il significato di questo pezzo è proprio la difesa dell'amore che non ha tempo, luogo, nome, né sesso, religione o colore della pelle. L'amore senza limiti e senza età, l'amore vero e incondizionato’’.
Cosa pensi del mercato discografico italiano?
‘’Penso che il mercato discografico italiano stia vivendo un momento di crisi perché troppo spesso sceglie di lanciare cantanti, spesso solo interpreti, usciti da talent show televisivi, ai quali una equipe a tavolino prepara il repertorio, decide l'immagine e impone atteggiamenti e collaborazioni. Il tutto toglie spazi fondamentali e visibilità ad artisti genuini, cantautori e gruppi veri. Ho visto troppi meritevoli rimanere a casa e troppi fantocci "creati in laboratorio" venire lanciati. Inoltre credo la scelta delle canzoni ricada troppo spesso su brani facilissimi, cosiddetti "mononota" che di artistico non hanno più nulla’’.
E’ un momento critico per la musica italiana?
‘’Stiamo vivendo un momento storico/artistico nel quale la cultura dell'APPARIRE conta di più di quella dell'ESSERE. L'ESSENZA che soccombe ALL'APPARENZA’’.
E delle radio che non passano gli emergenti?
‘’E’ un altro grande problema. I network", ormai da anni, trasmettono solo chi è già da tempo affermato, oppure giovani che arrivano da un'esposizione mediatica imponente. E qui mi tocca di nuovo puntare il dito contro i talent show che fanno accordi con le radio, facendo si che non ci siano più spazi liberi per gli artisti che decidono di intraprendere una strada diversa da quella del reality.’’.
Quale sarà il tuo prossimo step?
‘’Sono al lavoro su più fronti. In primis. Sto ultimando un disco correlato da un dvd contenente tutti i videoclip di mia ideazione realizzazione, con tracce in italiano e in probabile uscita nel 2016. Inoltre sto preparando un album interamente in inglese per il mercato straniero, genere pop/rock-elettronico che occhieggia alla musica trance olandese. Ho in mente molte idee’’.
