Macroregione Adriatico-Ionica: “primi passi a cui deve seguire maggiore impegni di Puglia e Basilicata”

BARI - Finalmente si stanno accendendo con la dovuta attenzione i riflettori sulla Macroregione Adriatico Ionica, strategia europea di cooperazione tra regioni e nazioni che si affacciano sui due mari. Gli esiti del confronto tra il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, e il rappresentante dell'Ambasciatore croato in Italia, Llija Zelalic, durante un convegno sulla Macroregione Adriatico-Ionica che si è tenuto sulla Fregata "Maestrale" della Marina Militare attraccata ad Ortona (Chieti), ha determinato un importante chiarimento sulla vicenda delle trivelle per la ricerca di idrocarburi in Adriatico. Così in una nota la Cisl Puglia Basilicata.

Il passo indietro della Croazia, a tal riguardo, - prosegue la nota - risponde esattamente alle attese che giustificavano la nostra richiesta per un confronto su questo tema che non rimanesse solo sugli stretti confini nazionali e che non si limitasse ad un percorso referendario, senz’altro di grande impatto popolare, ma di scarsa efficacia risolutiva. Per questo abbiamo lanciato la proposta di una Conferenza internazionale del Mare richiesta dalle regioni al Governo ed all’Ue per perfezionare le grandi potenzialità che possono scaturire dall’intenzione comune di valorizzare ed utilizzare coste e mare anziché inquinarle. Temi, vicende e potenzialità che ruotano intorno ai mari Adriatico e Ionico devono essere affrontati con una forte, ampia e condivisa attenzione alla ottimizzazione delle risorse che il mare può offrire, dal turismo alla pesca, dalle comunicazioni alla ricerca.

Già nel 2014 la Cisl mise a confronto i presidenti delle regioni Puglia e Basilicata, in un convegno, per stimolare un coordinamento delle rispettive programmazioni rispetto alla spesa comunitaria, ma anche per dare slancio alla costituenda Macroregione Adriatico-Ionica. L’utilità per entrambe le regioni, abbiamo spiegato in quella occasione, risiede nella opportunità di congiungersi con l’Europa attraverso vie di trasporto (Ten-T), alleanze e cooperazione tra i centri di ricerca e le università delle regioni italiane bagnate dall’Adriatico. Adesso, con le iniziative messe in campo tanto da parlamentari europei ma soprattutto con una più convinta presa di coscienza degli amministratori regionali di Puglia e Basilicata, ed anche dall’esito positivo del confronto tra i presidenti delle regioni meridionali che la Cisl ha promosso sulla riproposizione di un Mezzogiorno non assistito, questa strada può essere finalmente imboccata con decisione. La Cisl, quindi, sollecita nuovamente i presidenti Emiliano e Pittella a programmare iniziative che confermino e rafforzino il ruolo delle due regioni all’interno della Macroregione, anche richiamando ad un’azione comune i parlamentari delle regioni, conclude la nota.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto