Bari, ricerca persone scomparse: giunta approva protocollo tra amministrazione comunale e associazione Penelope Italia

BARI - La giunta ha approvato questa mattina la proposta di sottoscrizione di un protocollo di intesa tra l’amministrazione comunale - ripartizione Polizia municipale e l’associazione Penelope Italia Onlus, per l’istituzione di un gruppo di collaborazione per la realizzazione di interventi finalizzati alla sensibilizzazione e all’informazione sul fenomeno delle persone scomparse.

Il testo del protocollo prevede forme di cooperazione tra l’amministrazione comunale e l’associazione finalizzate a richiamare l’attenzione di istituzioni e cittadinanza sulle caratteristiche e sui bisogni di intervento in caso di scomparsa delle persone. Tra le azioni possibili, l’organizzazione congiunta di dibattiti pubblici, convegni, corsi di formazione e interventi tesi a favorire una maggiore diffusione dell’informazione del fenomeno in modo da poter individuare strategie per la prevenzione e operazioni efficaci per la ricerca delle persone scomparse.

Il protocollo prevede anche una collaborazione, a livello nazionale e internazionale, con gli enti pubblici e privati, le Forze dell’ordine e gli organi di sicurezza nel sostegno, nella consulenza e nella ricerca di persone scomparse. La Polizia municipale, quindi, si impegnerà a sostenere le attività dell’associazione Penelope Italia promuovendo la conoscenza dei loro compiti, funzioni ed attività presso i propri uffici nell’ambito degli strumenti e delle attività formative e informative di sua competenza, tra cui l’inserimento del logo di Penelope Italia sul sito istituzionale del Comune di Bari quale partner di rete.

L’associazione Penelope Italia, invece, sosterrà le attività della Polizia Municipale promuovendo l’impegno e le attività del Comune nei confronti dei propri associati e nel corso dell’espletamento delle proprie iniziative divulgative.

I volontari dell’associazione, inoltre, si rendono disponibili a svolgere campagne mirate di sensibilizzazione sul tema e coordinate dalla Polizia municipale, anche in collaborazione con altre organizzazioni di volontariato sul territorio comunale e dell’intera area metropolitana.

Il protocollo avrà durata annuale, dal 1 gennaio al 31 dicembre 2016.

“Dopo la sigla del protocollo - commenta l’assessore ai Servizi demografici Angelo Tomasicchio - gli uffici della mia ripartizione si attiveranno per affiggere immagini delle persone scomparse in apposite bacheche e posizionare dei totem con le stesse foto in punti strategici della città. Predisporremo anche uno sportello gestito da volontari dell’associazione Penelope Italia per fornire informazioni e dati su un fenomeno che purtroppo interessa molti anziani affetti da malattie degenerative come l’Alzheimer. A questo si aggiungeranno delle targhe da affiggere in memoria delle persone scomparse”.

Penelope Italia Onlus, associazione no profit, nasce il 9 dicembre 2002 a Potenza, per volere di Gildo Claps, fratello di Elisa, la minorenne scomparsa in circostanze inquietanti il 12 settembre 1993. È composta da familiari e amici di persone scomparse e si occupa del fenomeno delle persone scomparse, dai minori agli anziani, delle vittime di reati, delle scomparse a seguito di plagio, del femminicidio e della sottrazione di minori, sia sul territorio nazionale che internazionale.

Organizza momenti di incontro per le famiglie delle persone scomparse, eventi di sensibilizzazione e approfondimento dei vari aspetti del fenomeno. Offre un servizio di pronto-intervento attivo tutto l’anno, 24 ore su 24. Si propone come interlocutore delle famiglie con le istituzioni nazionali e locali, sostiene psicologicamente le famiglie, assicura sostegno legale gratuito, civile per tutte le questioni pratiche legate alla scomparsa di una persona e penale per la scomparsa stessa, propone leggi nazionali e locali per prevenire e affrontare la scomparsa di persone, si costituisce parte civile nei processi, promuove iniziative finalizzate a trovare soluzioni per migliorare la ricerca delle persone scomparse e propone iniziative di prevenzione, divulgando il fenomeno e lavorando spesso nelle scuole e università, in rete con altre realtà. È presente in quasi tutte le regioni d’Italia.

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