Davide Peron: la forza di raccontare l'Italia della crisi. “Imbastir parole” è il suo ultimo disco

di Marco Masciopinto - Un artista che suona e canta le radici della propria terra legata al lavoro, caratterizzata dalle bellezze naturali, soprattutto quelle montane. Sono proprio gli elementi naturali come l’aria, la terra, il fuoco, l’acqua e l’amore gli ‘ingredienti’ principali del nuovo album del cantautore vicentino Davide Peron: testi semplici ma che fanno riflettere e che raccontano di esperienze semplici e genuine nella musica come nella vita.

Il suo mettersi al fianco di chi ne ha bisogno lo porta a realizzare anche un progetto unico nel suo genere: nell’estate 2015 esce il videoclip della canzone “V’è un angolo di luce”; video ideato e realizzato interamente da persone disabili mentali. Questo video è il prodotto di un lungo percorso educativo-pedagogico di cui Davide è referente del progetto, essendo educatore e allo stesso tempo cantautore. Dopo un’estate in tour in giro per l’Italia, Davide continua a far ascoltare in giro la sua musica e concluderà il suo lungo viaggio con due ultime date previste per Sabato 5 dicembre presso le Gocce di Giustizia a Vicenza e lunedì 7 dicembre al teatro Arciliuto di Roma. L’anno prossimo lo aspettiamo anche nella nostra amata Puglia.

Come nasce il nuovo disco ''Imbastir Parole"?
"Imbastir Parole" è un diario, una raccolta di pensieri messi in musica che raccontano la mia evoluzione artistica, otto canzoni già edite nei miei due album precedenti e quattro inediti’’.

Perche hai scelto questo titolo?
‘’Il titolo nasce dal profondo legame con le mie radici: come le sarte danno vita ad un capo imbastendone la forma, così il cantautore imbastisce canzoni legando le parole alla musica. I quattro inediti delineano in modo chiaro il forte attaccamento alla mia storia personale, un'ode sentita alla terra che è madre ma anche padre, amata ma anche matta; ricordi della Grande Guerra protagonista nelle Piccole Dolomiti e riflessioni sul futuro intese come necessità di ricordare un passato pregno di una storia raccontata attraverso la sua lingua madre: il dialetto.

"Fortuna Al Fianco" è il primo singolo estratto. Cosa racconta?
‘’Il punto di partenza e di arrivo, il luogo dove nasce la speranza. Un flusso implacabile in cui le emozioni scivolano libere senza barriere. Una canzone scritta pensando a tutti quelli che sono stati e sono costretti tutt'ora a partire in cerca di fortuna. Un tema drammaticamente attuale in questo periodo storico’’.

Quale sarà il prossimo brano del disco?
‘’Arrivo dalle terre di nord-est, dove la pianura padana incontra le Piccole Dolomiti. Suono e canto le radici della mia terra legata al lavoro, inteso non come bieco guadagno ma come attività reiterata nel tempo, onesta e faticosa. Dopo tanto cercare ho imparato che le risposte le trovo vicino. Il dialetto è una lingua splendida e che sa regalare poesia intraducibile. Così il brano al quale voglio particolarmente bene è "L'aquilon".

Cosa rappresenta per te la libertà?
‘’In qualche modo la libertà che ha l'aquilone, si sprigiona attraverso il suo volo e sembra assomigliare al coraggio di amare, di sentire tutto quello che ci circonda. Lascialo andare, non aver paura’’. 

Il tour continuerà anche il prossimo anno?
‘’Dopo un entusiasmante "Mi rifugio in tour", il tour che faccio ogni estate da 8 anni nei rifugi delle Piccole Dolomiti, che vede aumentare di anno in anno la partecipazione di pubblico e il plauso della critica; i vari incontri dove si è parlato di impegno civile e sociale in cui la mia musica è stata protagonista, come per esempio qualche settimana fa con l'associazione nazionale Libera contro le mafie di don Luigi Ciotti, mi aspetta un inverno ricco di novità: è in preparazione "Note di spirito- musica per il palato": musica e vino insieme nel 2016. Poi dedicherò del tempo alla mia famiglia: mi piace condividere le feste natalizie con le persone che amo, com'è giusto che sia. Per il resto.. ci vediamo nel 2016’’.

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