Le Porte Sante vicino casa: sei chiese della diocesi di Bari-Bitonto pronte ad essere varcate

di Luigi Laguaragnella - Non ci sono scuse. La possibilità di vivere il pellegrinaggio per il Giubileo della Misericordia è alla portata di tutti. I fedeli e coloro che vogliono intraprendere questo cammino non possono e non devono sentirsi esclusi perché centro dell’anno giubilare non è soltanto Roma, ma ogni diocesi che ha delle sue Porte Sante.

La Porta Santa, quindi, è vicino casa. La Porta, aperta ieri a San Pietro da papa Francesco, è il simbolo cristiano del passaggio dal peccato alla grazia e varcarla significa entrare in una dimensione di rinnovamento e conversione. La Porta, inoltre, si rifà anche alle parole del Vangelo in cui Gesù dice: “Io sono la Porta” o ancora: “Ecco io sto alla porta e busso”. Sempre dal testo sacro proviene il monito ad impegnarsi a passare da questa porta: “Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno.”

E’ un impegno a convertirsi e tutti devono “sforzarsi”. Senza doversi obbligatoriamente dirigersi a Roma, la diocesi di Bari-Bitonto avrà sei Porte Sante, pronte ad essere varcate: il 12 dicembre alle 20 verrà aperta la Porta della Cattedrale di Bari, il giorno dopo, domenica 13 alle 11, il simbolo del Giubileo verrà inaugurato alla Basilica di San Nicola. La terza Porta Santa “barese” sarà quella di Santa Fara che verrà aperta domenica 13 alle 19.

A Bitonto, nel giorno dell’Immacolata è stata aperta la Porta Santa della Concattedrale (a motivo della coincidenza con la celebrazione della Immacolata Concezione di Maria, Patrona di Bitonto), mentre quella della basilica dei Santi Medici sarà aperta sabato 19 alle 18.30. Il giorno di Capodanno alle 19 l’ultima Porta Santa ad essere inaugurata sarà quella della basilica della Madonna del Pozzo a Capurso.

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