Barletta, il teatro “G.Curci” ride e applaude il “Motel Forest” del Mago Forest

di Nicola Ricchitelli - È in gran forma il Michele Foresta - al secolo Mago Forest – visto in questi due giorni al teatro “G.Curci” di Barletta.

Per l’occasione le stanze del curioso motel hanno registrato il tutto esaurito, al teatro “G.Curci” di Barletta, infatti per l’occasione sono accorsi gente di ogni età e da ogni dove, quel pubblico che spesso non ha disdegnato di essere parte attiva dello show del comico di Zelig.

Un pubblico trasversale quello visto al “G.Curci”, dai meno giovani che ne hanno apprezzato la sua comicità ai tempi di “Indietro Tutta” in coppia con Frassica ai giovanissimi che hanno goduto della sua comicità in Zelig e nella conduzione dei vari “Mai dire grande fratello”, “Mai dire Domenica” assieme alla Gialappa’s Band.

Il “Motel Forest“ - così come dichiarato dal comico siciliano - nasce dopo un viaggio coast to coastnegli Stati Uniti, lungo la Highway 66“, e proprio nelle notti americane passate nei vari motel dalle insegne esagerate e dalle stanze misere che il mattatore scuola “Zelig” trova l’ispirazione per il suo fortunato e avvincente spettacolo teatrale.

Sa far ridere Michele Foresta, lo ha dimostrato nei circa 120 minuti di spettacolo sulle tavole del teatro “G.Curci” di Barletta, un contesto quello teatrale che forse più di qualsiasi altro contesto – vedi quello televisivo – rende giustizia alla comicità del comico di Nicosia, sarà per questo che proprio in una recente intervista lo stesso ha dichiarato di non aver per ora nostalgia della televisione.

Scenografia - Francesca Pedrotti e Daniele Savi - essenziale ma efficace, una scenografia dove anche il dettaglio che ai più può sembrare insignificante – vedi il ritratto di Napoleone – nel corso dello show si prende il suo perché, e sono proprio i dettagli che trovano la loro ispirazione dai motel americani visitati da Foresta ben spalleggiato dal piano di Lele Micò – nello spettacolo anche originalissimo addetto alla reception nonché originale rumorista, ragazzo dell’ascensore e improbabile toy boy – e quindi Roberto Stoppa, che ha invece interpretato un poliziotto rimbambito che fa da velina e da aiutante tuttofare.

«Il Motel è una metafora della vita, – dice il Mago Forest chiudendo il suo spettacolo – si arriva, si sosta un po’, poi si va via. Non esistono stanze in cui non ci sia niente di positivo, pezzi di felicità li troviamo dietro ogni porta e anche quando tutto ti sembra finito perché lei ti ha lasciato… ecco che spunta una bella cliente in corridoio».

FOTO DI ROSALBA PARADISO

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