Arresti per estorsioni a Carrassi, Decaro: “vittoria dei cittadini che hanno collaborato con le Forze dell’Ordine”

BARI - La polizia di stato ha effettuato un'importante operazione nei confronti di esponenti del clan 'Diomede' operante nel quartiere Carrassi di Bari. L'operazione giunge al termine di un'attivita' investigativa, avviata lo scorso ottobre, anche a seguito di segnalazioni dell'associazione antiracket di Bari, su attivita' estorsive perpetrate nei confronti di numerosi commercianti del citato quartiere. Le indagini della squadra mobile hanno documentato che i destinatari della misura cautelare possono ritenersi responsabili, a vario titolo, di estorsione aggravata, nonche' della violazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno.

In merito agli arresti, il sindaco Antonio Decaro ha dichiarato: “Le Forze dell'Ordine e la Magistratura sono presenti e lavorano per rendere sicuro il nostro territorio. Gli arresti di questa mattina ne sono la prova. Nello specifico episodio, che ha interessato la zona di Carassi, dove più volte anche personalmente mi sono recato presso le attività commerciali per discutere con i commercianti del fenomeno delle estorsioni, voglio ringraziare tutti i cittadini che singolarmente o tramite le associazioni anti racket hanno collaborato con la giustizia denunciando gli episodi. Questa è la prova tangibile che se stiamo tutti dalla stessa parte siamo di più noi e siamo più forti”.

AMIU: "AZIENDA ESTRANEA" - Rispetto alla notizia, apparsa nelle ultime ore su alcuni organi di stampa, sul presunto legame lavorativo tra uno degli arrestati nell'ambito dell'operazione anti racket nel quartiere Carrassi ed Amiu Puglia SpA, l'azienda tiene a precisare che suddetta persona non è mai stata assunta direttamente da Amiu, bensì è entrata nella pianta organica aziendale solo per un periodo determinato e limitato (da novembre 2012 a luglio 2013), a causa di un'operazione di transito di personale concordata con il Comune di Bari per garantire provvisoriamente la continuità del servizio di pulizia e di custodia dei bagni pubblici in muratura cittadini. Così in una nota l'Amiu Bari.

A causa di problemi occorsi con l'azienda aggiudicataria della gara per la pulizia e la custodia dei bagni pubblici, al fine evitare che il servizio subisse uno stop - con relativi disagi per i cittadini - e che i lavoratori impiegati nel servizio potessero rimanere senza occupazione, in attesa di nuova gara tutti gli operatori passarono momentaneamente nell'organico di Amiu Puglia, in base a un accordo sindacale e all'applicazione della così detta clausola sociale, nonché con delibera di giunta. I medesimi lavoratori, una volta aggiudicato il servizio a una nuova cooperativa, furono immediatamente assunti dalla stessa.

Amiu Puglia SpA è, pertanto, estranea alla vicenda. L'assunzione diretta della persona incriminata da parte di Amiu Puglia, peraltro, non sarebbe stata possibile, in quanto il regolamento aziendale prevede espressamente il divieto di assumere personale con precedenti penali, conclude la nota.