M5S non vota il “canguro”: Cirinnà rinviata ad una settimana

di Piero Chimenti - Quella che doveva essere la settimana decisiva per l'approvazione della legge a favore delle unioni civili, si è rivelata un brusco stop. Il colpo di scena è stato fatto dal M5S, che si è detto non disponibile alla votazione a favore del 'canguro' di Marcucci. La riunione con i capigruppo ed il Presidente del Senato Grasso ha determinato lo slittamento per il pomeriggio del 24 febbraio. Purtroppo per la Cirinnà i "guai" non finiscono qui.

Il ddl con questo rinvio rischierebbe di tornare in Commissione per un suo esame. Lì si consumerebbe nuovamente la frattura tra le due anime del PD, divise sulle adozioni. Un Renzi irritato mediterebbe, secondo il Corriere della Sera, lo stralcio dell'art. 5, col plauso dei centristi e degli alfaniani. Delusa la Cirinnà che nel Transatlantico del Senato commenta amaramente il suo errore di aver fatto affidamento del Movimento 5 Stelle.

Mazzarano: “Stop dettato da istinti medievali” - “È una profonda delusione”. Così il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Michele Mazzarano, interviene dopo che ieri, in Senato, il M5S ha annunciato che non voterà l’emendamento Marcucci alla proposta di legge Cirinnà, l’unica strada, al momento, che può assicurare l’approvazione della legge senza stravolgimenti. “Perchè non è in pericolo la semplice approvazione di una legge - prosegue Mazzarano - ma la nascita, tanto agognata, di una nuova stagione dei diritti nel nostro Paese”. 

“Si tratta di un cinico stravolgimento di strategia dettato da istinti medievali”, prosegue il capogruppo del Pd. In poche settimane infatti il movimento di Grillo è passato da un sì incondizionato alla legge Cirinnà (che avevano detto di voler votare nella sua interezza) alla libertà di coscienza sulla 'stepchild adoption', fino ad arrivare all’annuncio di non voler votare l’emendamento che ne avrebbe salvaguardato l'integrità. Secondo Mazzarano, però, non bisogna arrendersi. “C'è un’Italia moderna - ha concluso - che non si rassegna e che vincerà questa battaglia di civiltà”.