Unioni civili, Losacco: voltafaccia grillini segna declino Movimento

BARI - Con ogni probabilità, il voltafaccia dei senatori grillini sulla Legge Cirinnà, segna il punto più cinico e spietato del Movimento grillino.  E quasi certamente da qui inizia il definitivo declino di un Movimento giunto in parlamento a furor di popolo. Ma finito miseramente nella sua stessa incapacità di scegliere, di decidere, di cambiare il Paese. Così in una nota l'on. Losacco (Pd).

Il 'debutto' di Cinquestelle - prosegue Losacco - lo abbiamo avuto all'inizio della legislatura, con l' incontro tra una delegazione grillina e Pierluigi Bersani, allora segretario del Pd, che tentava un'intesa con i grillini su alcuni punti programmatici per il futuro governo. Bersani venne  umiliato in diretta streaming, grazie all' aggressività dei parlamentari grillini, che tutto fecero tranne che provare a trovare un minimo di intesa che potesse garantire al Paese un governo di cambiamento.

Nel corso di questi anni, i parlamentari grillini hanno invaso le Camere delle loro urla fatte di insulti, senza mai portare nulla di serio e di concreto agli italiani.

Quello che è successo ieri al senato ha profondamente colpito gli osservatori e la grande maggioranza dei cittadini, che in rete hanno fatto sentire tutta la loro indignazione per il voltafaccia grillino sulla legge delle Unioni Civili.

I grillini si sono così intestati il probabile fallimento della Legge sulle Unioni Civili nella versione che conosciamo, in piena intesa con la parte più arretrata del parlamento in tema di diritti civili, soprattutto leghisti e berlusconiani.

Il M5S ha dimostrato di essere del tutto inutile, profondamente incapace di favorire un processo  di rinnovamento sociale e culturale.

Avevano  dimostrato - spiega Losacco - la loro totale inadeguatezza nell'affrontare la loro prima vera crisi: quando è scoppiata la vicenda del comune di Quarto. Stanno dimostrandosi deboli e mediocri nella tornata amministrativa 2016, quando con una loro senatrice arrivano a sostenere che c'è un complotto per far loro vincere il comune di Roma! E intanto loro stanno facendo di tutto per non classificarsi nemmeno nelle grandi città come Milano, Torino, Napoli.  In sostanza hanno paura di governare, di affrontare i problemi, di dare risposte.

Sui tetti dei Palazzi del potere è facile e comodo salire. Ma quello che conta è stare dentro i Palazzi, impegnandosi concretamente per il governo dei problemi.  A questo non tutti sono capaci, conclude Losacco.