Libia, Gentiloni: “Nessun riscatto per i rapiti”
"Il sequestro e le modalità penose del rientro dei nostri connazionali - spiega Gentiloni - ripropone all'attenzione la pericolosità e la criticità della situazione in Libia". E il ministro assicura che "il governo non si farà trascinare in avventure inutili e perfino pericolose per la nostra sicurezza nazionale. Non è sensibile al rullar di tamburi e a radiose giornate interventiste ma interverrà se e quando possibile su richiesta di un governo legittimo". Gentiloni aggiunge che bisogna "combinare fermezza, prudenza e responsabilità". "Lavoriamo per rispondere ad eventuali richieste di sicurezza del governo libico, niente di più niente di meno, nel rispetto della Costituzione e solo dopo il via libera del Parlamento" italiano.
L'informativa di Gentiloni è cominciato con un messaggio "di cordoglio e vicinanza alle famiglie" dei due italiani uccisi in Libia, Salvatore Failla e Fausto Piano. L'Aula del Senato ha tributato un applauso unanime al ricordo dei due connazionali.