L’olivicoltura biologica internazionale con la 21ma edizione del Premio Biol

BARI - Evo always healthy, extravergine sempre sano. E' lo slogan che quest'anno porta il Salento sotto i riflettori dell'olivicoltura biologica internazionale con la 21ma edizione del Premio Biol. Il taglio del nastro è avvenuto questa mattina, sabato 19 marzo, al Must di Lecce alla presenza dell'Assessore regionale allo Sviluppo economico e al Turismo Loredana Capone, insieme a Gaetano Paparella, coordinatore della rassegna, realizzata dal Consorzio Italiano per il Biologico e promossa dalla Camera di Commercio di Bari. Nelle sale del polo museale leccese inaugurata anche la grande mostra "Un mondo d'olio". Al via dunque la manifestazione e il concorso che vede in lizza oli provenienti da tutto il mondo, valutati da una giuria internazionale composta da 25 esperti. La rassegna rappresenta un omaggio doveroso alla pianta dell'ulivo, simbolo della Puglia, fortemente radicato nella cultura e nella tradizione salentina. Il Biol con 3300 assaggi e 60 oli selezionati per la fase finale, ha scelto la Capitale del Barocco e il Salento come ulteriore sfida per sfatare il pregiudizio che l'olio sia connesso al virus della xylella. Gli oli selezionati per la fase finale rappresentano una grande occasione di confronto che stimola la crescita e la cultura alimentare. Particolare attenzione quella dedicata anche al marketing e al packaging, oltre che alla qualità, al fine di creare una catena di distribuzione in grado di rappresentare l'olio pugliese nel modo migliore. Il premio Biol non è solo una vetrina d'eccellenza ma vuole essere il punto di partenza per rilanciare nuove idee di sviluppo del settore olivicolo, mettendo in rete coltivatori, distributori e ristoratori al fine di migliorare sempre più l'offerta e la qualità di olio extravergine, con il sostegno delle istituzioni.

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