Puglia, maglia rosa nella repressione dei reati ambientali

 di NICOLA ZUCCARO - La Regione Puglia - con il rinnovo del Protocollo d'Intesa, firmato nella mattinata di lunedì 7 marzo 2016 - conferma di essere antesignana nel monitoraggio dei siti ambientali pericolosi e nella repressione dei reati collegati ai danni che gli stessi, come altri, provocano al paesaggio ambientale e alla salute pubblica dei pugliesi.

Nel precedere l'intervento del Governatore regionale Michele Emiliano, l'Assessore al ramo Domenico Santorsola ha tracciato non solo un bilancio politico ma anche amministrativo; quest'ultimo documentato dall'investimento finanziario pari a 550mila euro per l'acquisto di specifiche apparecchiature tecnologiche, al quale si aggiungono i dati di competenza giudiziaria che hanno registrato nel 2015, un numero dei reati pari a 194 e alla luce dei quali, prosegue l'attività di contrasto da parte delle Forze dell'Ordine agli stessi e di così di seguito illustrata dai rispettivi Comandanti Regionali della Puglia.

CARABINIERI. L'impiego dei reparti speciali afferenti ai Comandi di Bari e di Lecce, solidamente strutturati, nell'ambito di una strategia repressiva ha contribuito, nel tempo, a creare una coscienza ambientale fra i pugliesi che però non cancella gli scempi
commessi nel passato.

GUARDIA DI FINANZA. Per le relative competenze, le Fiamme Gialle hanno contribuito, in stretta sinergia con le altre Forze i Polizia a vigilare sugli adempimenti tributari e relativi al pagamento del tributo speciale per i rifiuti solidi.

CORPO FORESTALE DELLO STATO. Nelle funzioni di Polizia Giudiziaria, l'azione di controllo è stata sviluppata per 360 gradi, producendo, nello scorso anno, 1154 comunicazioni di reato, trasmesse all'Ufficio Ambiente della Regione Puglia.

CNR - ARPA. Per il Consiglio Nazionale delle Ricerche, si rinnova con le Forze dell'Ordine, una minuziosa opera di monitoraggio che ha portato alla rilevazione, nel 2015, di non pochi rifiuti tombali, in virtù dell'impiego di 110 sensori per altrettanti situazioni fra loro diverse. Per l'Arpa, invece, una particolare attenzione è stata riservata alla Balneazione e a quelle situazioni collegate alle aree industriali di Taranto.

I dati emersi dall'opera repressiva pur indicando, inizialmente, la presenza in Puglia di una Maglia nera in materia ambientale, consegnano alla stessa Regione la maglia rosa in termini di coordinamento tra i competenti soggetti istituzionali e scientifici coinvolti.

Un primato che dal 2007, cerca di essere inseguito, come rilevato all'unisono dal Presidente Emiliano e dal Presidente di Arpa Puglia Assennato, da alcune delle altre Regioni italiane.