Bari, tariffa luce votiva ferma da 19 anni

di NICOLA ZUCCARO — La tariffa per la luce votiva è ferma a 19 anni fa. All'indomani delle indiscrezioni fatte trapelare da alcuni esponenti della minoranza politica presenti a Palazzo di Città, l'Assessore comunale al Patrimonio con delega ai servizi cimiteriali Vincenzo Brandi ha giustificato così, e senza ulteriori spiegazioni, le reali quanto effettive motivazioni dell'aumento di 4 euro del canone annuo che da 16 passa a 20 euro.

La notizia, a seguito delle anticipazioni diffuse da alcune testate giornalistiche locali, ha fatto giro della città di Bari, tanto da dominare - come rilevato nella mattinata odierna dal Giornale di Puglia - le conversazioni telefoniche di alcuni passanti in Corso Vittorio Emanuele.

Dal tono dei cittadini impegnati al telefonino, si è evinta a chiare lettere la preoccupazione per il mantenimento della spesa annua che, se rapportata al numero dei propri cari passati a miglior vita, costituirebbe un vero e proprio salasso sulle tasche dei baresi già esangui per gli aumenti tributari deliberati dall'attuale Amministrazione Comunale. Ragion per cui a Bari, sarà sempre più vietato dover e voler morire.

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