Falsi lavoratori nei circhi, arrestato indiano a Lecce
LECCE - Ancora una storia di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina dal Leccese. Arrestato dalla polizia a Lecce un 28enne indiano, accusato di avere fatto parte di un'associazione criminale transnazionale che favoriva l'ingresso illegale di migranti in Italia, presentandoli come falsi lavoratori di circhi. L'inchiesta e' stata coordinata in autunno dalla Procura di Palermo e a dicembre ha portato all'arresto di numerose persone per associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Tra i destinatari delle ordinanze di custodia cautelare c'era anche il 28enne, che fino a ieri non era mai stato rintracciato dalle forze di polizia.
L'uomo cinque mesi fa si e' presentato all'Ufficio immigrazione della Questura di Lecce, depositando una formale richiesta di carta di soggiorno, con tanto di certificato di assunzione come collaboratore domestico presso una famiglia salentina. Nonostante il permesso fosse pronto da molto tempo, il giovane per mesi non e' andato a ritirarlo.
Intanto i poliziotti, coordinati dal dirigente Rocco Carrozzo, hanno effettuato i dovuti accertamenti sulla sua identita' e scoperto che era destinatario di un'ordinanza di arresto. Stando alle accuse contestate, l'uomo sarebbe uno degli organizzatori del sistema illecito che negli anni passati ha consentito a numerosi cittadini dell'India, Pakistan e Bangladesh di entrare illegalmente in Italia e restarvi fingendo di essere circensi.
Il gruppo - stando alle risultanze investigative - avrebbe movimentato un giro d'affari di 7 milioni, dal momento che gli impresari dei circhi guadagnavano tra i 2000 e i 3000 euro per ogni lavoratore straniero assunto surrettiziamente. Nell'operazione furono coinvolti anche alcuni dipendenti pubblici, che avrebbero omesso il controllo sulle pratiche. L'indiano martedi' si e' presentato in Questura a Lecce per ritirare la sua carta di soggiorno ed e' stato arrestato.
L'uomo cinque mesi fa si e' presentato all'Ufficio immigrazione della Questura di Lecce, depositando una formale richiesta di carta di soggiorno, con tanto di certificato di assunzione come collaboratore domestico presso una famiglia salentina. Nonostante il permesso fosse pronto da molto tempo, il giovane per mesi non e' andato a ritirarlo.
Intanto i poliziotti, coordinati dal dirigente Rocco Carrozzo, hanno effettuato i dovuti accertamenti sulla sua identita' e scoperto che era destinatario di un'ordinanza di arresto. Stando alle accuse contestate, l'uomo sarebbe uno degli organizzatori del sistema illecito che negli anni passati ha consentito a numerosi cittadini dell'India, Pakistan e Bangladesh di entrare illegalmente in Italia e restarvi fingendo di essere circensi.
Il gruppo - stando alle risultanze investigative - avrebbe movimentato un giro d'affari di 7 milioni, dal momento che gli impresari dei circhi guadagnavano tra i 2000 e i 3000 euro per ogni lavoratore straniero assunto surrettiziamente. Nell'operazione furono coinvolti anche alcuni dipendenti pubblici, che avrebbero omesso il controllo sulle pratiche. L'indiano martedi' si e' presentato in Questura a Lecce per ritirare la sua carta di soggiorno ed e' stato arrestato.