Il marò barese Girone è tornato in Italia

(ANSA)
ROMA - Il fuciliere di Marina Salvatore Girone è in Italia, dove è giunto con un volo militare all'aeroporto di Ciampino, dopo uno scalo ad Abu Dhabi. Dopo l'autorizzazione concessa ieri dalla Corte Suprema indiana, Girone ha ottenuto un Exit Visa da parte delle autorità indiane che gli ha consentito di lasciare il Paese, accompagnato dall'ambasciatore d'Italia Lorenzo Angeloni e il consigliere militare di Palazzo Chigi, generale Carmine Masiello.

Girone è' apparso visibilmente soddisfatto: scendendo dalla scaletta dell'aereo ha sorriso e fatto il saluto militare. E' stato quindi accolto dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni con il quale ha scambiato una stretta di mano. Poi il lungo abbraccio con il ministro della Difesa Roberta Pinotti.

Il sottufficiale, che ha viaggiato con la famiglia e il sindaco di Bari, Antonio Decaro,ha raggiunto in auto casa sua nel quartiere Torre a More a Sud di Bari.

Il primo abbraccio è stato per il nonno, suo omonimo che, forse per la commozione, si è sentito male subito dopo. "L'Italia è bella, amo l'Italia , ringrazio tutti, siamo un bel popolo". Sono state queste le prime parole del marò Salvatore Girone appena rientrato a casa sua a Bari.


"Oggi è un elemento di gioia il ritorno a casa di Salvatore Girone, appena atterrato a Ciampino", afferma il premier Matteo Renzi.

"Anche #SalvatoreGirone finalmente in Italia. Un impegno preso dal mio primo giorno da Ministro. Un impegno che continua", scrive su twitter il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni.

Il “bentornato” del Consiglio regionale - “Bentornato a casa, Salvatore, abbiamo atteso a lungo questo momento”. Al rientro di Girone in Italia, il presidente del Consiglio regionale Mario Loizzo rinnova il saluto dell'Assemblea, che si è più volte pronunciata anche di recente per il rientro in Italia dei marò trattenuti in India nel quadro della nota controversia giudiziaria.

Dal febbraio 2014, uno striscione di solidarietà ai marò pugliesi è esposto sulla facciata della sede consiliare di via Capruzzi, sulla quale sventola da un pennone la bandiera arcobaleno della pace. Da questa estate, al telone con l'immagine dei due italiani,, si è aggiunta una bandiera della Marina Militare con il nastro giallo, che chiede giustizia e libertà per Girone e Latorre, finora condannati senza processo, come il presidente Loizzo ha ripetuto nel suo discorso di insediamento alla guida del Consiglio regionale pugliese il 22 luglio 2015.

Nei giorni scorsi Il presidente Loizzo aveva espresso sollievo per la notizia del rientro e rivolto un saluto anche anche a Massimiliano Latorre, osservando che l'arbitrato presso la Corte internazionale di giustizia potrà ora fare fare il suo corso, nel tempo necessario, mentre ai due sottufficiali di Marina è stata restituita la dignità di uomini liberi, sebbene imputati. È stata cancellata, ribadisce Loizzo, la residenza coatta a New Delhi, che “generava una presunzione di colpevolezza e rappresentava di fatto una pena preventiva, contrarie l'una e l'altra ad ogni principio giuridico”.

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