La lettura è azione da promuovere in rete: nasce Bari social Book

di LUIGI LAGUARAGNELLA — Nasce ufficialmente un vasto programma per far fronte all’emergenza della crisi della lettura. Si tratta, infatti, di una vera e propria emergenza: ad essere in crisi non è solo il mondo editoriale, ma la pratica della lettura, soprattutto di libri. Ufficialmente e finalmente è nata una rete che punta alla valorizzazione della lettura, al potere che hanno i libri di creare immaginazione e socialità. E’ nata un’opportunità che vede nella promozione della lettura un concreto strumento di progresso, crescita personale e comunitaria e, quindi il cambiamento sociale coinvolgendo le diverse fasce sociali e generazioni. La promozione della lettura, come vera e propria attività, attorno cui far nascere spazi fisici nuovi e spazi mentali alternativi capaci di una nuova coscienza critica.

Tante sono infatti le realtà e le associazioni, che senza godere del “grande pubblico”, attorno al libro hanno continuato a creare una comunità pensante, nel tentativo di far vivere e parlare le pagine di un libro in questi anni.

Grazie a “Bari social book” oltre 50 realtà (e se ne aggiungono altre costantemente) tra biblioteche, associazioni di lettori, librai, bibliotecari, librerie piccole e grandi, enti pubblici e privati, insieme all’assessorato al Welfare e al Garante regionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza hanno firmato un protocollo attraverso cui, si spera, si possa formare una comunità aperta, sempre accogliente a nuove idee e nuove proposte. Tutto ciò è possibile esclusivamente puntando alla valorizzazione della lettura, fondamentale per formare le coscienze. La Puglia, come riferisce Rosy Paparella durante la conferenza stampa insieme all’assessora Bottalico, all’assessora Romano, all’assessore Maselli, i presidenti del I del II Municipio (Paparella e Dammacco), i referenti delle realtà aderenti, è la quartultima regione per opportunità culturali. Bari social book, quindi, può essere una grande opportunità per risvegliare un settore e una pratica che può solo far bene a tutti. Attorno all’assessora Bottalico si è creato un processo virtuoso perché è necessario, per il bene della democrazia, formare e incrementare il numero di lettori, permettere che tutti anche ragazzi e famiglie delle fasce più deboli possano accedere alla lettura tentando di trasformarla in abitudine. Sensibilizzare a maneggiare e leggere un libro è, senza dubbio, uno dei modi per prevenire le tante povertà. E per questo occorrono spazi di socialità, presìdi, luoghi in cui incontrarsi e creare attorno al libro numerose attività che, in fondo, non fanno altro che trasmettere il pensiero e l’emozione di un individuo sia bambino che adulto.

Con Bari social book si è scatenata la volontà di numerosi addetti ai lavori di impegnarsi e aprire ancor di più i loro spazi di lettura: si mescolano il pubblico, il privato, i servizi welfare, le associazioni, gli enti no profit, i piccoli gruppi formati da comuni cittadini. La rete prevede tante azioni rafforzate soprattutto dal circolo virtuoso che solo i libri sanno creare. La libreria Giunti, per esempio ha donato 2000 libri a seguito di una campagna, mentre 1000 libri sono stati donati della Biblioteca comunale dei ragazzi: tutto per creare 11 presìdi del libro presso Centri di ascolto per le famiglie, Centri aperti polivalenti per i minori, Centro diurno Area 51, Centro sociale polivalente per anziani, Istituto penale per i Minorenni “Nicola Fornelli”. Verrà incrementato il booksharing in spazi pubblici, nei Municipi verranno installate le Little Free Library, piccole librerie realizzate a mano nei centri polivalenti; inoltre il patrimonio librario del catalogo web SBN sarà messo online per la consultazione e destinati al prestito con l’idea di portare “libri a domicilio”.

Con Bari social book si vogliono coinvolgere bambini, giovani, adulti e anziani sia come fruitori sia come protagonisti appassionati alla lettura. Oltre ai tentativi che si faranno di portare i libri per le strade con eventi di lettura, raccolta di libri nuovi e usati, si vuol formare piccoli bibliotecari per la gestione degli spazi sociali che si creeranno. Nella rete di Bari social book possono entrare in maniera spontanea tutti coloro che organizzano attività come letture animate, presentazioni, incontri con autori e illustratori, momenti di lettura pubblica o circoli letterari estemporanei per poi, rendere tutto più organico. Con i libri si possono creare tantissimi spazi fisici, mentali e relazionali. E’ proprio la lettura capace di permettere tutto ciò. E Bari social book appare qualcosa di mastodontico sempre aperto alla novità. Le numerose realtà, così, non rimarranno chiuse nel loro “circolo”, ma insieme avranno la missione sociale di creare e formare luoghi, persone e nuove opportunità.

Dove c’è povertà, manca anche l’educazione. Perciò portare i libri e la lettura proprio in quei posti è uno degli obiettivi principali.
Sono state presentate le prime azioni, ma la rete si può ingrandire anche per le grandi possibilità di crescita che permettono i libri. Forse Bari se ne è accorta adesso grazie all’esperienza della Biblioteca dei Ragazzi/e all’interno del Parco 2 Giugno, promossa e finanziata dall’assessorato al Welfare.

E finalmente attorno alla promozione della lettura le agenzie educative e gli addetti al lavoro del settore librario, bibliotecario ed editoriali collaborano portando alla luce non solo la professionalità, ma anche la passione e la fantasia che solo chi crede nella vitalità delle pagine di un libro può cambiare la realtà.

Per i prossimi incontri, per segnalare eventi si può entrare nella pagina social “Bari social book”.

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