COMMENTI. Notizie buone e cattive dal Policlinico di Bari

di VITTORIO POLITO — Dalla “Gazzetta del Mezzogiorno” di ieri, apprendiamo due notizie relative alla sanità barese: una buona e l’altra cattiva.

La buona è che la Puglia, e, soprattutto il Centro di Ematologia del Policlinico di Bari, a conduzione universitaria, diretto dalla prof.ssa Giorgina Specchia, è considerato tra i migliori in Italia, non per merito della direzione generale dello stesso Policlinico, ma essenzialmente per le capacità professionali della stessa docente.

L’altra notizia, cattiva, riguarda la condanna del Ministero della Salute al risarcimento per una trasfusione infetta eseguita sempre nel Policlinico di Bari, che ha causato una epatite prima e un conseguente tumore, dopo, quindi l’exitus del paziente. Certamente quest’ultima non può considerarsi da “polo di eccellenza”, come lo definisce Vitangelo Dattoli.

A tal proposito ricordo che, a tutt’oggi, il cosiddetto “polo di eccellenza” non ha ancora disponibile la radioterapia e l’acceleratore lineare dei quali sia la “Gazzetta”, gli altri quotidiani e, soprattutto, il presidente della Regione, nonché assessore alla sanità, non osano intervenire sullo scottante argomento, mentre gli ammalati di tumore, non solo sono costretti a vagare per sottoporsi alla vitale terapia, ma ne sopportano anche spese e problemi connessi. 

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