Notizie storiche dei principali teatri di Bari: il Teatro Margherita

di ROSA LORUSSO — Alla fine del XIX secolo, nel luogo dove oggi sorge il Teatro, vi era un complesso chiamato “Eden Margherita”, in realtà un insieme di locali destinati alla ristorazione ed al divertimento e collegato alla terra ferma da un pontile di legno.

Il 5 settembre 1910 con il nome di “Varietà Margherita” venne inaugurato un nuovo teatro, che costruito però con precarie strutture di legno, andò completamente distrutto nell’incendio del 22 luglio 1911.

La committenza, e cioè la Società Anonima Pubblici Divertimenti Orfeo di Bari, affidò il progetto per la ricostruzione all’ing. Francesco De Giglio.

Il nuovo locale, che stando alla stampa dell’epoca, andava a soddisfare le aspettative della cittadinanza, data la sola presenza dei teatri Piccinni e Petruzzelli e lo scarso numero di sale cinematografiche. Fu inaugurato il 22 agosto 1914, con il nome di “Kursaal Margherita”, intendendo così omaggiare la consorte del re Umberto I.

Fu così che alle ore 21, il pubblico poté assistere attraverso uno scelto programma, contenente i migliori numeri del ‘cafè chantant’ e diverse altre attrazioni, fra cui brillavano le fontane luminose dell’ing. Macerin e Armando Gill, pioniere della melodia napoletana. Molto ammirati, nei giorni successivi, furono anche la bella del Rito, i bravi ‘jogleurs’, il trio delle danze di tango e furlana, la stella Emma Romanelli, Il melodista Fiorino, che sostituì Gill. Tuttavia nella nottata precedente il 23 agosto, vi fu una pioggia torrenziale che fece allagare piazza Cavour e piazza Mercantile. Nonostante il tempestivo intervento dei pompieri municipali, tutto questo determinò delle difficoltà nel regolare svolgimento degli spettacoli, tanto che per incoraggiare il pubblico a non disertarlo, i prezzi di tutti i posti vennero ridotti di parecchie lire (i prezzi allora variavano dalle 10 lire dei palchi, all’1,25 lire per le poltroncine di platea).

Il Teatro Margherita, considerato uno dei salotti buoni della città, ha subito nei decenni alterne fortune, ha ospitato nei suoi locali il ristorante “Patria”, così come ha concesso alcuni locali al Circolo della Vela, è stato spazio espositivo del Museo storico. Con le necessarie modifiche fu trasformato in Cinema Teatro, e quando nel 1943 Bari divenne un luogo di smistamento delle truppe americane, fu requisito dai militari, ed in seguito subì danni per lo scoppio di una nave americana, ancorata nel porto. Nel 1946, terminata la guerra, la struttura fu riconsegnata ai concessionari, che dopo gli interventi di restauro e ridistribuendo i locali al suo interno, ne ha fatto una sala cinematografica che ha funzionato ininterrottamente fino al 1984.

Allo scadere della concessione, l’immobile è stato acquistato dallo Stato e da allora è cessata qualsiasi rappresentazione.

Nel 1998 la Soprintendenza ha incaricato diversi professionisti per il recupero dello stabile, che attualmente grazie anche all’intervento della LUM (una Università privata), organizza al suo interno mostre di rilievo e di interesse nazionale.

Uscendo dagli intricati vicoli del borgo ed immergendosi nel quartiere murattiano, il Teatro Margherita è il degno corollario di uno stile Liberty in una città che raccoglie nelle sue strade varie stratificazioni architettoniche, eclettismi di ogni tipo, un’edilizia che è cresciuta in maniera considerevole e del tutto incontrollata.