Punti primo intervento, “Illogica la chiusura e la sostituzione con le ambulanze del 118”

BARI - Dichiarazione del consigliere regionale dei Conservatori e Riformisti e vice presidente della Commissione Sanità, Luigi Manca

Pensare di chiudere i Punti di primo intervento per risolvere il problema della carenza di medici del Pronto soccorso del Vito Fazi di Lecce è una proposta poco ragionata e poco idonea a risolvere i problemi sia di Sicurezza, sia di Assistenza.
Ipotizzare, infatti, di sostituire i preziosi presidi sanitari sul territorio con le autoambulanze del 118 significa non rendersi conto che la presenza di un medico e di altro personale è indispensabile per garantire il servizio, di conseguenza questo non potrà essere trasferito altrove. Un discorso a parte  andrebbe fatto sull’assistenza: non tutti i pazienti possono essere stabilizzati a bordo, ma hanno necessità di essere in ogni caso trasportati al primo vicino Pronto soccorso .
Non solo: prevedere più autoambulanze significa prevedere anche più autisti e quindi la necessità di provvedere alla copertura di altro personale.

Insomma, quando si parla di organizzazione del Sistema delle Emergenze-Urgenze bisognerebbe essere meno “drastici” e più “elastici” perché  le possibili e facili soluzioni (come ad esempio la chiusura dei punti di primo intervento), spesso sono più demagogiche che ipotizzabili nella realtà.  E’ giusto che punti di primo intervento che hanno avuto pochi  accessi  vengano chiusi, ma altri che sono presidi sanitari strategici sul territorio vadano, invece, lasciati aperti.

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