Tempa rossa, approvata mozione Trevisi. “La Regione si impegna ad istituire e convocare un tavolo tecnico”

BARI - Ieri 21 giugno il Consiglio regionale ha approvato due mozioni M5S su tempa rossa, una del consigliere Marco Galante e la seconda presentata dal consigliere Antonio Trevisi. Quest’ultima ha impegnato il Presidente Emiliano e la Giunta regionale a fare in modo che nell'immediato la Regione convochi un tavolo tecnico per discutere sullo stato del progetto petrolifero Tempa Rossa con tutte le parti interessate, inclusi i rappresentanti delle associazioni del territorio interessato.

“Siamo soddisfatti per il risultato raggiunto – dichiara il Capogruppo M5S al Consiglio regionale Antonio Trevisi - il governo della Regione Puglia è stato chiamato ad una importante prova di reale rappresentanza delle istanze dei territori, dei cittadini, delle associazioni, avendo un'occasione per dimostrare un notevole cambio di tendenza nelle modalità di coinvolgimento e di ascolto della volontà collettiva. Il progetto  presenta numerose criticità tra le quali quelle ambientali in quanto oltre a fenomeni ulteriori di inquinamento provocati dall’aumento del traffico di petroliere, ci sarà un aumento del 12% delle emissioni diffuse e fuggitive; un aumento di emissioni convogliate pari a 26 tonnellate annue di VOC (composti organici volatili) come riportato nello Studio di Impatto ambientale presentato da Eni nel 2011. Eni non specifica chiaramente come intenda abbattere tali emissioni ma si limita a far riferimento a miglioramenti tecnologici previsti nell’A.I.A. (Autorizzazione Integrata Ambientale) della stessa raffineria”.

Il progetto “Tempa Rossa’’, com’è noto, prevede lo stoccaggio e la movimentazione di 2,7 milioni di tonnellate annue di greggio, estratto dall’omonimo giacimento in Basilicata, che sarà poi stoccato in due enormi serbatoi situati nella raffineria di Taranto e trasportato verso altre raffinerie; questo comporterà un imponente aumento del traffico di petroliere in Mar Grande, nel Golfo di Taranto, ed avrà conseguenze di natura ambientale sia in fase di stoccaggio sia in fase di movimentazione, oltre a determinare un aumento del rischio di incidenti rilevanti”.

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