F1, GP Ungheria: vittoria e leadership iridata per Hamilton. Rimonta Raikkonen, da 14° a 6°

Lewis Hamilton impegnato sul tracciato dell'Hungaroring © Copyright ANSA/EPA
di PIERO LADISA – Per la prima volta in stagione Lewis Hamilton conquista la leadership iridata, ottenuta al termine di una gara che lo ha visto assoluto protagonista. Sin dal via, con l’ottimo scatto che gli ha permesso di sopravanzare Nico Rosberg. Un GP deciso appunto nei primi metri, con l’inglese che ha gestito in maniera impeccabile il primato sino alla bandiera a scacchi, dimostrando di averne di più rispetto al compagno di squadra. Gara dopo gara le certezze di Nico iniziano a crollare come castelli di sabbia: negli ultimi sei appuntamenti il tedesco (fresco di rinnovo con Mercedes) ha vinto solo in una circostanza, a Baku lo scorso 19 giugno. Ora Rosberg, retrocesso al secondo posto nel Mondiale a sei punti da Hamilton, è chiamato al pronto riscatto nel prossimo appuntamento in programma tra una settimana nella “sua” Hockenheim. 

BAGARRE RED BULL-FERRARI. Se la lotta al vertice è stata per tutto il week-end un’esclusiva Mercedes, la gara dell’Hungaroring ha riservato un bel duello tra Red Bull e Ferrari. Dopo un sabato deludente, il duo del Cavallino si è reso protagonista di una consistente performance nelle 70 tornate della corsa ungherese. Sebastian Vettel è giunto a sei decimi dal gradino più basso del podio occupato dalla Red di Daniel Ricciardo. Partito quinto, il tedesco ha chiuso al quarto posto grazie anche all’undercut andato a buon fine durante il primo valzer dei pit-stop che gli ha permesso di sopravanzare Max Verstappen. Quest’ultimo ha dovuto difendere la quinta piazza da un arrembante Kimi Raikkonen: i due sono venuti anche a contatto nel corso del 57 giro, con il finlandese che ha danneggiato l’ala anteriore. Penalizzato ieri dalla decisione del muretto box della Rossa, che lo ha costretto all’eliminazione in Q2, Raikkonen ha costruito una grande rimonta che lo ha visto prendere il via con gomme soft dalla 14ma casella, per poi montare nei due stint successivi le supersoft: una strategia aggressiva che ha dato i suoi frutti. 

GLI ALTRI. Alle spalle dei tre top team c’è… il vuoto, con il resto del gruppo che non è riuscito a concludere la gara a pieni giri. Fernando Alonso (7°) ha portato punti pesati alla causa McLaren. L’altro pilota di Woking, Jenson Button, ha dovuto fare i conti con problemi di affidabilità che lo hanno costretto al ritiro. Per l’inglese anche un drive-through per una comunicazione radio non autorizzata. Completano la top ten Carlos Sainz, Valtteri Bottas e Nico Hulkenberg.


- CLASSIFICA PILOTI DOPO 11 GARE -



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