Tangenti, "nelle intercettazioni anche nome di Alfano"

Bufera sul ministro degli Interni Alfano: ci sarebbe - secondo i media nazionali - anche il suo nome nelle intercettazioni allegate all'inchiesta della Procura di Roma per corruzione e riciclaggio. Alfano, secondo quanto riportato da diversi quotidiani, viene citato per l'assunzione di suo fratello alle Poste.

Il ministro degli Interni però respinge ogni accusa: "Siamo di fronte al ri-uso politico degli scarti di un'inchiesta giudiziaria - dice il ministro -. Ciò che i magistrati hanno studiato, ritenendolo non idoneo a coinvolgermi in alcun modo, viene usato per fini esclusivamente politici. Le intercettazioni non riguardano me, bensì terze e quarte persone che parlano di me. Persone, peraltro, che non vedo e non sento da anni".

"Le intercettazioni non riguardano me, bensì terze e quarte persone che parlano di me. Persone, peraltro, che non vedo e non sento da anni", prosegue il ministro. "Io rimango fermo a quanto valutato da chi l'inchiesta l'ha studiata e portata avanti e ha ritenuto di non coinvolgermi".
Ieri la Guardia di Finanza ha arrestato 24 persone nell'ambito dell'inchiesta 'Labirinto', che vede indagate oltre 50 persone tra cui il deputato di Ncd Antonio Marotta, che non ha rilasciato commenti.

Secondo gli inquirenti sarebbe centrale la figura del faccendiere Pizza, il cui fratello Giuseppe, ex sottosegretario e attuale leader della Democrazia Cristiana, risulta indagato. Non è stato possibile avere commenti dai due.