Xylella, Ue apre infrazione contro l'Italia. Coldiretti, "Procedura è inaccettabile"

ROMA - E' stata avviata dalla Commissione Ue una nuova procedura d'infrazione contro l'Italia per i ritardi accumulati nella lotta alla Xylella, come aveva avvertito lunedì il commissario alla salute Andriukatis dopo l'incontro con il ministro Martina.

L'esecutivo comunitario ha deciso oggi di inviare una lettera di messa in mora alle autorità italiane, in quanto "è estremamente importante che l'Italia attui pienamente la decisione" Ue e "fermi l'avanzata della Xylella", ha riferito all'agenzia ANSA un portavoce della Commissione.

Lunedì, durante un incontro bilaterale dedicato alla questione Xylella, "il ministro Martina è stato informato dal commissario Andriukatis che la Commissione non avrebbe avuto altra scelta se non aprire una procedura d'infrazione, a meno che non fossero state prese azioni immediate da parte dell'Italia contro il batterio" killer degli ulivi, ha ricordato il portavoce.

L'Italia ha ora 60 giorni di tempo per rispondere.

Intanto la Regione Puglia sarà chiamata la prossima settimana a Roma dal Governo, in seguito all'avvio di una nuova procedura di infrazione da parte di Bruxelles sulla gestione dell'emergenza Xylella. E' quanto apprende l'ANSA.

Sul tavolo dovranno essere presentate le azioni e le attività immediate per il contrasto alla diffusione del batterio.

COLDIRETTI: "PROCEDURA E' INACCETTABILE" - "Inaccettabile": così il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, definisce in una nota la "conferma dall'Ue della seconda procedura di infrazione contro l'Italia, rea di non aver applicato ancora misure evidentemente inapplicabili contro la Xylella". "'Armiamoci e partite' - prosegue Cantele - è stato negli ultimi tre anni il monito dell'Ue che sulla questione Xylella fastidiosa ha responsabilità gravi sia per l'introduzione del batterio che per la gestione dell'emergenza. Dopo essersi lavata le mani circa eradicazioni, indennizzi, ricerca, la mancanza di efficaci misure di controllo alle frontiere e del doveroso embargo avverso le aree da cui proviene il batterio che sta distruggendo gli ulivi a Lecce, Brindisi e Taranto, come ad esempio il sud America al fine di bloccare il commercio di materiale vegetale infetto, hanno causato un danno irreparabile all'olivicoltura pugliese". Secondo Cantele, "per colpa delle frontiere comunitarie colabrodo la Xylella fastidiosa è ormai una malattia europea e l'Ue non può continuare a bacchettare gli Stati membri, senza individuare misure opportune di sostegno contro la malattia".

L'aggravante, prosegue la nota, è che i flussi commerciali continuano e l'Ue ha posto l'embargo ai nostri vivai, ma non ha risolto il problema alla fonte, ovvero realizzando i centri di quarantena fitosanitaria all'ingresso dell'Europa. "La Xylella fastidiosa è ormai una malattia europea - sottolinea ancora il direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - dato che è stato ritrovata anche in Francia, Germani e Olanda. L'Ue fa come Ponzio Pilato anche sugli indennizzi da riconoscere agli olivicoltori che hanno subito e dovuto affrontare in solitudine l'aggressione del patogeno da quarantena 'Xylella fastidiosa' e devono fare i conti con ingenti perdite di reddito presenti e future, e se ne lava le mani, rimandando l'intera partita al governo italiano e alla Regione Puglia". La conseguenza, conclude Corseti, è che "oltre a confermare la violenza delle misure precedentemente adottate, l'Ue scarica incredibilmente la patata bollente sull'Italia che dovrà ipotizzare in solitudine un regime che conceda ai proprietari dei fondi interessati un indennizzo ragionevolmente commisurato al valore delle piante distrutte".

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto