Ferragosto in carcere, domani D’Ambrosio Lettieri e Liuzzi in visita ai penitenziari di Taranto e Bari

BARI - Anche quest’anno il sen. d’Ambrosio Lettieri (CoR), componente della Commissione Sanità del Senato, visiterà a Ferragosto i penitenziari di Taranto e Bari. Con lui, il sen. Liuzzi e il consigliere comunale Fabio Romito. Non solo solidarietà, ma un segnale concreto di attenzione a problemi che presentano ancora dati allarmanti non solo per la qualità di vita dei detenuti, ma anche per le condizioni di lavoro degli operatori, l’adeguamento degli organici del personale di polizia penitenziaria e l’attuazione delle procedure sanitarie.

Domani, 15 agosto, alle 9.30, D’Ambrosio Lettieri, Liuzzi saranno al carcere di Taranto. Alle 11.30, visiteranno, con il consigliere Romito, il penitenziario di Bari. Alle 12.30 si recheranno al carcere minorile “Fornelli” sempre a Bari.

“In occasione del cosiddetto decreto svuota carceri”, spiega il senatore dei Conservatori e Riformisti d’Ambrosio Lettieri, “presentai un odg accolto dal governo perché, sul fronte sanitario, fosse varata al più presto la cartella sanitaria nazionale informatizzata, fosse assicurata in tutti gli istituti di pena la continuità delle cure per la persona condannata e perché fossero individuati strumenti normativi ed operativi volti a migliorare il sistema sanitario negli istituti di pena al fine di garantire tempestività negli interventi sanitari urgenti, superando i ritardi a cui soggiacciono le persone detenute qualora si verifichi la necessità di sottoporle a visite specialistiche o cure mediche in strutture sanitarie esterne agli istituti di pena, nonché azioni preventive e di profilassi relative alla salute mentale, alla prevenzione del suicidio e dell'autolesionismo, dell'HIV e delle altre malattie trasmissibili.

Anche sul fronte dell’adeguamento degli organici e dello stanziamento delle risorse necessarie ho sollecitato diverse volte il Governo. Il recupero ad una vita normale di chi ha sbagliato non è argomento secondario per una società civile, non solo sul piano etico, ma anche culturale, sociale ed economico. Restituire al carcere la sua funzione primaria di rieducazione e reinserimento attraverso strumenti idonei ed efficaci deve essere un impegno costante della politica”.

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