Renzo Arbore a Taranto sostiene la cultura della donazione degli organi

di MARCO DI PAOLA. TARANTO - Metti che ti presenti a Renzo Arbore e dici: “donare gli organi è vita”. Metti che lui capisce immediatamente di cosa parli e ti dedica del tempo che ricorderai per sempre.

No, non si tratta di una sconclusionata rivisitazione di “Il clarinetto” celebre successo di Arbore e manifesto di artista ironico, pungente e sempre elegante, ma di una scena realmente accaduta, ieri sera, nei camerini del Teatro Villa Peripato di Taranto. Mancano pochi minuti all’inizio del grande show di Renzo Arbore, con oltre 2000 persone che lo aspettano con la sua orchestra italiana.Ad Arbore, intento nel sistemare gli ultimi dettagli prima di salire sul palco, si avvicina una giovane ragazza, con una maglietta da autografare ed un messaggio importante da condividere. Si tratta di Giorgia Dipaola, giovane presidente dell’A.I.D.O (Associazione Italiana Donatori Organi, Tessuti e Cellule) di Taranto e trapiantata di cuore nel lontano 2005.

Il suo ruolo, ci spiega in una chiacchierata emotivamente intesa, è quello di diffondere la cultura della donazione degli organi, di far aprire la mente a coloro che ancora nutrono perplessità nei confronti di questa tematica,partendo dal racconto della propria esperienza personale, testimonianza evidente che “donare è vita”. Giorgia si avvicina ad Arbore e con il timore reverenziale di una 27enne che ha di fronte a sé un mostro sacro dello spettacolo italiano. Si presenta a lui come una ragazza trapiantata di cuore che ha l’onore di presiedere l’A.I.D.O. di Taranto, e con voce spezzata dall’emozione gli accenna il motivo di quella inaspettata visita, invitandolo a spendere anche per qualche istante del suo tempo per la causa della donazione di organi. Giorgia ha con se un maglia dell’AIDO  che Arbore autografa all’istante, prestandosi anche a qualche fotografia con un sorriso commosso di chi comprende e condivide in pieno i valori che quel simbolo porta avanti.

Sin qui, una serie di gesti cortesi di un anziano signore nei confronti di una giovane donna, insomma una dimostrazione di galanteria pura che ormai è diventata merce rara, specie nel mondo dello spettacolo. Ma non è finita, perché Arbore si spinge ben oltre. Sollecitato a spendere due parole sul valore della donazione degli organi si presta davanti ai giornalisti  presenti ad un discorso improvvisato – ma non è un problema per l’uomo che ha fatto dell’improvvisazione in tv un segno di riconoscimento, precorrendo i tempi e rimanendo tuttora un modello inarrivabile di stile e qualità – ma di grande valore: “La donazione degli organi è un atto straordinario di generosità. Credo che la soddisfazione è più grande sia quando si possono aiutare delle persone che non sono state fortunate come noi. Donare gli organi – ha concluso Arbore – è un atto utile per l’intera società e noi pugliesi abbiamo un’inclinazione innata ad aiutare le persone meno fortunate di noi”.

Giorgia Dipaola, dopo aver ascoltato quelle parole così preziose non può che ringraziare di cuore Arbore per i preziosi minuti spesi ad onorare la causa della donazione.  Lì arriva la seconda sorpresa: Arbore spontaneamente chiede di poter versare un contributo a favore dell’AIDO Taranto, e consegna alla Presidente una somma simbolica ma altamente significativa. “No signor Arbore – risponde spiazzata Giorgia– non posso accettarle, non ho con me il blocchetto delle ricevute. Prendile” – replica Arbore – noi artisti dobbiamo dare il buon esempio”.

Il resto è tanta grande musica: 2 ore ininterrotte di grandi successi popolari – da Reginella a Luna Rossa, passando per Cacao Meravigliao e il Materasso – che hanno entusiasmato il pubblico di Taranto. Ma la serata di ieri, e la presenza di Renzo Arbore a Taranto non sarà ricordata solo per il successo straordinario della sua performance sul palco, ma anche e soprattutto per un piccolo-grande gesto di impegno e solidarietà. 

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