VINO DiVINO. Giovani e vino, parliamo con Elena giovane vincitrice del concorso 'Miglior Sommelier 2016'

di AUGUSTO MARINO SANFELICE DI BAGNOLI - Oggi per la rubrica Vino diVino ho intervistato la giovane campionessa del concorso “Miglior Sommelier Junior 2016”, Elena Sblendorio. Premetto che è difficile parlare del tema alcool e giovani e nell'intervista non traspare alcun invito ai giovani a fare uso, talvolta smisurato, di bevande alcoliche, ma il vino non è solo alcool ma anche cultura e rappresenta per l'Italia una delle maggiori possibilità in termini di ripresa economica.

E' giusto avvicinare i giovani al mondo enoico, ma è anche giusto informarli sui pericoli che un uso fuori limite di bevande alcoliche può causare alla nostra salute. Le associazioni di settore non fanno altro che spronarti, a centellinare il consumo del vino, seguendo la regola del poco ma buono.

Ricordo con particolare affetto il maestro Enzo Scivetti che durante i corsi di assaggiatore ci redarguiva quando bevevamo tutto il vino da valutare. Io stesso sono stato abituato durante i concorsi a “sputare”, non potendo bere tutti i 20 o 30 vini in degustazione. Detto ciò, lasciamo spazio alla nostra Elena che ci parlerà di lei dei suoi sogni e delle sue ambizioni.

1. Come ti sei avvicinata al mondo del vino?
Quando ero piccina, ho un dolce ricordo di mia nonna Teresa che veniva a prendermi da scuola e non appena arrivavamo a casa e mi sedevo a tavola per mangiare. Mio nonno apriva subito la bottiglia di vino e me ne versava una goccia nel bicchiere mischiato con tantissima acqua, ovviamente a me la cosa non dispiaceva e così conservo nel cuore questo dolce ricordo. Il mio primo approccio professionale con il mondo del vino è avvenuto tramite la mia scuola, l'I.P.S.S.A.R. Istituto Alberghiero di Molfetta,  a tal proposito approfitto delle pagine del vostro giornale per ringraziare il Dirigente scolatico Prof. Antonio Natalicchio e i docenti di Sala Bar e vendite, Sergio Nocco, Gerardo Pepe, Marcello Mastrodonato, Nicola Chiapperini, i quali mi hanno trasmesso la loro cultura, insegnandomi l'arte del vino, trasmettendomi la loro passione e facendomi capire che quando si parla di vino, si parla di un altro mondo, tutto da scoprire.

2. Parlaci di te...
Intraprendente, umile, vivace, forte e determinata...forse questi sono alcuni degli aggettivi in cui mi riconosco. Mi piace relazionarmi con le persone, conoscerle, ascoltare il loro modo di pensare; amo viaggiare e scoprire le culture diverse di ogni territorio, iniziando proprio dal vino. Difatti quest'estate, tramite l'esperienza che ho fatto in un ristorante stellato, precisamente a Villa D'Amelia (CN), ho avuto modo di assaporare i tanto conosciuti e apprezzati vini piemontesi (Barolo, Barbera, Asti, Dogliani ecc.) arricchendo così il mio bagaglio professionale e mettendoli a confronto con quelli pugliesi, scoprendo così le caratteristiche del territorio delle Langhe.

3. Come dev'essere un vino per meritare le tue attenzioni?
Diciamo che io di vino ne devo ancora bere, nel senso che da poco mi sono inserita in questo mondo, sono ancora all'inizio e ho ancora tantissimo da imparare, da assaggiare e degustare. Per quanto riguarda le mie predilezioni e basandomi sui vini che ho assaggiato fino ad ora, ho notato che (relativamente ai rossi) preferisco un vino pronto, a proposito dello stato evolutivo, dotato di un bel colore vivace. Portandolo al naso mi piace sentire nel suo intenso profumo note speziate, che ricordano la cannella, la vaniglia, il pepe nero; ma anche profumi fruttati, quali prugna, amarena e piccoli frutta rossi. Per me un vino deve inoltre risultare morbido ed elegante, con quella tannicità “nobile”che ti fa venir voglia di sorseggiarlo ancora.

4. Vini e giovani: qual è il modo migliore per avvicinare i tuoi coetanei al bere responsabilmente questa bevanda?
Beh, il mondo dei giovani è un mondo alla scoperta di nuove esperienze, fatte a volte in modo superficiale, come lo è anche l'approccio con il vino e gli alcolici in generale. Il loro scopo è solamente quello di inebriarsi e, a volte, non prevedendo le conseguenze negative che questo provoca. L'unico loro pensiero è quello di divertirsi. Riguardo questo argomento ci sono state purtroppo svariate morti causate da abuso di alcool, e nella sfera dei miei amici è capitato che uno di loro, per aver abusato di alcool, ha subito in incidente stradale e ha rischiato la propria vita. E questo non sta bene. Io penso che questo problema si potrebbe risolverlo portando a conoscenza i rischi che l'assunzione di bevande alcoliche provocano. Pertanto i ragazzi devono essere educati a fare prevenzione sia in ambiente familiare sia in quello scolastico, discutendo dei rischi a cui si va incontro se non si pone limite a “bere”e contemporaneamente far conoscere le bevande che si assumono entrando in merito alle loro caratteristiche (dosi consigliate, come sono fatti, il grado di alcolicità, provenienza, ecc,)

5. Quali sono i tuoi progetti futuri? 
Sinceramente non ho un progetto gia' stabilito anche perché c'è ancora tempo per decidere cosa fare, dato che le strade che offre il vino sono veramente tante. Intanto sto frequentando i corsi A.I.S. per diventare Sommelier e poi si vedrà. Valuterò la strada migliore da intraprendere. Di sicuro il mio obbiettivo è arrivare in alto.

6. Hai un sogno nel cassetto? 
Sì, continuare a partecipare ai vari concorsi che l'A.I.S. organizza, sperando di arrivare sempre più in alto.

7. Hai un vino pugliese che porti particolarmente nel cuore? 
Sì, il Primitivo di Manduria ES di Gianfranco Fino. Quando me lo chiedono spesso ironizzo dicendo che sono le iniziali del mio nome e cognome: Elena Sblendorio. Questo vino richiama molto le caratteristiche che ho descritto nella domanda (n. 3) riguardante come deve essere un vino per attirare la mia attenzione.

8. Fatti una domanda e datti una risposta 
Avresti mai pensato di riuscire ad arrivare fin qui? No, non me lo sarei mai aspettato, non avrei mai pensato di intraprendere questo settore e di riuscire a partecipare ad un concorso nazionale e uscirne vincitrice, prevalendo sui ragazzi delle altre regioni. Mi ero posta come obbiettivo arrivare tra i finalisti e poi, una volta riuscita, ho colto l'occasione dando il meglio di me stessa uscendone prima classificata. Questo per me è uno stimolo per continuare su questa strada.

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