Adp, M5S Puglia: "Operazione fumosa. Ancora tante le domande senza risposta"

BARI - Al termine dell’audizione di questa mattina sono ancora troppe le domande rimaste senza risposta sia nel merito che nel metodo. Non si può accettare la privatizzazione di un asset strategico come AdP senza che il Governo regionale evidenzi chiaramente davanti al Consiglio ed ai cittadini, i vantaggi di un’operazione simile assicurando soprattutto che la stessa non rischi di assestare un duro colpo ad un’azienda attualmente in attivo e al servizio che la stessa offre. Lo rende noto M5S Puglia.

Ancora - prosegue la nota M5S - : qualora il Governo regionale convincesse della bontà di questa opzione verrebbe da chiedersi perché per un accordo simile si sia pensato proprio ad un partner come Gesac attraverso il fondo F2i piuttosto che valutare diverse opzioni? Non sarà anche questa una operazione realizzata per pura convenienza politica, volta a consolidare quella alleanza del Sud che dovrebbe servire ad Emiliano per scalzare Renzi dalla poltrona di Palazzo Chigi? Ci chiediamo inoltre per quali ragioni dalla Campania si parli di trattativa in “stato avanzato”, dichiarazioni smentite questa mattina da Stefanazzi. In ultimo sarebbe interessante comprendere se, le voci relative ad un passaggio di testimone dell’attuale amministratore unico di AdP Giuseppe Acierno con un altro uomo di Emiliano, Tiziano Onesti, siano fondate o meno. Dopo il piano di riordino ospedaliero, la gestione dei rifiuti ed i progetti di decarbonizzazione, oggi arriva la privatizzazione/fusione di AdP e noi ci ritroviamo a chiedere, ancora una volta e instancabilmente, maggiore trasparenza ad un governo che prende decisioni in base alle convenienze politiche del governatore anziché a quelle del territorio e dei cittadini pugliesi", concludono i consiglieri pentastellati.

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