Bari, Consiglio comunale: Di Rella ufficializza le dimissioni da presidente

di NICOLA ZUCCARO - All'indomani dell'anticipazione pubblicata dalla sua consorte Angela De Manna sul rispettivo profilo Facebook, arriva l'ufficializzazione. Pasquale Di Rella rassegna le dimissioni da presidente del Consiglio Comunale di Bari e formalizzerà questa intenzione in occasione della prossima seduta della massima assemblea cittadina, convocata per lunedì 28 novembre 2016. Vana, fino a stamane, si è rivelata l'azione persuasiva condotta dal sindaco Antonio Decaro.

Il primo cittadino, già nella mattinata del 23 novembre, aveva esortato Di Rella a ripensarci, invitandolo a confermare la sua presenza sul più alto scranno dell'Aula Dalfino, ed invitandolo al tempo stesso a lavorare assieme alla Giunta e al resto del Consiglio Comunale per migliorare se non per rilanciare l'operato dell'attuale amministrazione del capoluogo pugliese.

In attesa di una retromarcia da parte di Pasquale Di Rella, che ha motivato questa decisione per l'assenza di dialogo tra la Giunta ed il Consiglio Comunale, a Palazzo di Città si è scatenato il totonomi, all'interno del quale non è da escludere una successione in rosa (si fanno i nomi di Alessandra Anaclerio e di Anna Rita Maurodinoia) ma, per il delicato ruolo di super partes storicamente ricoperto dal presidente del Consiglio comunale, è richiesta una figura che coniughi equilibrio ed esperienza, requisiti difficilmente individuabili nell'attuale consigliatura.

D’Ambrosio Lettieri (CoR): dimissioni Di Rella fatto grave e solo punta dell’iceberg. Loro litigano e Bari muore - “Se non bastasse la situazione di degrado in cui versa Bari città metropolitana e capoluogo di regione e che è sotto gli occhi di tutti a far capire che non basta vincere le elezioni, ma poi bisogna saper governare, ecco che le parole con cui Di Rella motiva le sue dimissioni da presidente del Consiglio comunale di Bari sono un atto di accusa incontrovertibile alla stasi e alla incapacità politico-amministrativa di giunta e maggioranza. Temo che si tratti solo della punta dell’iceberg, considerato che mentre loro litigano, Bari muore. Il dato politico e sostanziale è che i cittadini, amministrati da una sinistra allo sbando, un Pd che è una polveriera, richiuso in se stesso e attraversata da conflitti che poco hanno a che vedere con il bene dei cittadini, restano alle prese con i problemi di una città sempre più violenta, sempre più sporca, sempre più desertificata. Mi auguro che quella parte della comunità che sente sulla propria pelle lo strappo violento della inconcludenza di questa amministrazione, in piena continuità con la precedente, faccia sentire la propria voce.

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