Bollo auto, Longo: "Può essere applicato il modello Lombardia in Puglia?"

BARI - “Pagare meno, ma pagare tutti, è questo in sintesi l’obiettivo della Regione Lombardia in materia di bollo auto, o tassa di proprietà, uno dei balzelli più odiati dagli italiani. Al Pirellone infatti, secondo quanto si apprende, starebbero studiando la possibilità di applicare lo sconto a tutti gli automobilisti residenti che decideranno di pagare attraverso domiciliazione bancaria. In questo modo la Regione avrà la sicurezza di incassare la tassa senza ricorrere ad eventuali accertamenti ed evitando così l’annoso problema dell’evasione fiscale, con il vantaggio di un notevole risparmio per gli automobilisti alle prese con una tassa da sempre vista come ingiusta e che, purtroppo, ha un’elevata percentuale di evasione anche in Puglia”, è quanto sottolinea in una nota il vicepresidente del Consiglio regionale pugliese, Peppino Longo che nei prossimi giorni chiederà agli assessorati competenti di “studiare il modello Lombardia per capire se in effetti può essere concretamente applicato, quali vantaggi reali comporterà per la fiscalità regionale e per i contribuenti, e se anche la Puglia potrà seguire la stessa strada applicando nel caso uno sconto anche superiore al 10%”.

“Il governo ha più volte promesso di eliminare la tassa di proprietà e proprio in questi mesi è in atto un dibattito anche sulle riviste specializzate del settore automobilistico nel tentativo di rendere il prelievo fiscale il meno oneroso e più equo possibile”, aggiunge Longo che ricorda come “la politica spesso in materia ha creato più danni che vantaggi anche per le casse pubbliche”.

Il vicepresidente del Consiglio regionale si riferisce in particolar modo al cosiddetto “superbollo”, tutt’ora in vigore, che colpendo le auto di grossa cilindrata sta però costando allo Stato, e alle Regioni, più di quanto si riesca ad incassare, “bloccando di fatto il mercato delle vetture di lusso, e con un danno evidente dovuto al mancato versamento dell’Iva sia sull’acquisto del veicolo, sia sulle accise dei carburanti. A questo si aggiunge l’elevato tasso di evasione, con controlli incrociati, presso gli uffici regionali, che però con difficoltà riescono ad individuare e colpire i colpevoli. Eppure si tratta di una voce che, con un regime diverso, permetterebbe introiti per diversi milioni di euro all’anno. A patto però di pagare sì tutti, ma di pagare il giusto”. 

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