Migranti, Labriola: "Serve chiarezza su presenze a Taranto"

TARANTO - “Il flusso migratorio che raggiunge quotidianamente il nostro Paese, ad oggi inarrestabile, una gestione approssimativa e confusionaria dell’accoglienza e dei rimpatri, l’atteggiamento irresponsabile dell’Unione, hanno contribuito a cronicizzare un’emergenza unica nella storia del Vecchio continente. A farne le spese, in primo luogo, il Mezzogiorno d’Italia, che dopo avere pagato il prezzo di decenni di cattiva politica, si ritrova oggi ad affrontare una situazione gravosa, che pesa principalmente sulle spalle della gente comune, dei poveri del Sud, di amministrazioni che non vengono sufficientemente sostenute, economicamente e non solo”, così l’onorevole Vincenza Labriola, capogruppo per il Gruppo Misto in commissione Lavori Pubblici alla Camera dei Deputati.

“Per quanto riguarda la Puglia, e la città di Taranto in particolare, ad emergere è in primo luogo la poca chiarezza sulla presenza degli immigrati sul territorio – prosegue Labriola –. Le Istituzioni non monitorano, non controllano. Gli unici numeri che conosciamo sono le presenze nell’hot spot, 232 il 2 novembre scorso. Ma si tratta della cima dell’iceberg. E mentre le tutele per chi ottiene un permesso di soggiorno sono minime, senza reali percorsi di integrazione nella società italiana, migliaia di individui, clandestini, rimangono indisturbati sul territorio, facili prede della malavita locale. Da evidenziare è altresì la difficoltà delle amministrazioni locali, che in assenza di un controllo, ancorchè approssimativo, delle presenze, non riescono ad ottenere le risorse necessarie per fare fronte all’emergenza. Tanti i nodi inaffrontati, tra questi la gestione dei minori non accompagnati, e la tutela delle donne, che facilmente finiscono sulla strada, adescate dal racket della prostituzione. Siano velocizzati i tempi per le richieste d’asilo, vi siano quindi rimpatri puntuali. L’assenza di un progetto, anche a livello regionale, rende la matassa ingarbugliata all’inverosimile, dando ossigeno ad una pericolosa ed inutile guerra tra i nostri poveri e i migranti”.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto